Dopo l’esperienza di Claudio Ricci, partito da sindaco di Assisi e arrivato, grazie anche a delle liste civiche, a sfiorare la vittoria in Regione, anche l’attuale prima cittadina Stefania Proietti dà vita, insieme ad altri amministratori, a un movimento civico. Non è chiaro se il progetto preluda a un impegno in prima persona, per ora si sa che il movimento si chiama Umbria dei territori e ha una Carta dei valori e un’innovativa organizzazione basata sui territori, fatta di cittadini eletti esclusivamente in liste civiche e di associazioni civiche-culturali. Trae ispirazione dall’esperienza del “Progetto dei Territori” del 2014 ed è nata dal progetto di “Cantiere civico” presentato ad Assisi il 30 marzo 2019. Di seguito la sua presentazione
“Umbria dei territori – spiegano i fondatori – ha chiari valori e un obiettivo definito. I valori sono imperniati sull’idea della politica come servizio, sull’importanza della comunità e solidarietà tra le persone, sul pensiero ecologico, sull’economia circolare e sulla sintesi tra il rispetto del principio di laicità delle Istituzioni e il riconoscimento delle profonde radici cristiane e spirituali che permeano la nostra Regione. Crediamo nei principi sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione Europea per i diritti dell’uomo”.
“L’obiettivo, coerente con il suo slogan, è chiaro: Di fronte alla preoccupazione per lo stato attuale della nostra Regione, ma soprattutto di fronte all’inadeguatezza della politica regionale, che ha bisogno di riforme radicali per guardare con fiducia al futuro, c’è da mettere in campo un rovesciamento del sistema regionale. Il centralismo regionale di ieri e di oggi è fallito, e si è chiuso su interessi particolari alimentati dal ceto politico amministrativo locale. Il risultato è stato, da un lato, la frammentazione regionale e, dall’altro, la riduzione della Regione a Città-Regione. È tempo di cambiare: i territori rappresentano oggi il fattore competitivo determinantee da loro è necessario ripartire, per moltiplicare risorse e sviluppo. Il governo dell’Umbria deve essere espressione di un vero pluralismo delle intelligenze e delle volontà diffuse: è il momento di passare dal policentrismo a parole al policentrismo reale”.
“Umbria dei territori rappresenta l’idea forte della costruzione di una Umbria dopo questa Umbria. Perciò – continua il comunicato stampa – noi vogliamo inserirci nel dibattito regionale con una proposta imperniata sull’avanzamento di una nuova e competente classe dirigente, espressione dei territori dell’Umbria, che sta dando prova di sé nei Comuni e nella società. Siamo convinti infatti che dalla crisi si potrà uscire solo se si riuscirà a mobilitare le energie delle diverse città, borghi e luoghiin un disegno armonico di Regione che si apre e dialoga, soprattutto con i suoi territori di cerniera, con le regioni confinanti, ed elabora progetti e strategie, partecipando così al risanamento del Paese altrimenti in declino, e sapendo che il confronto è con le grandi macro-regioni europee, nell’ottica dell’Italia mediana. A breve, la compagine, che coinvolge già tanti territori, presenterà i dettagli del programma e del progetto, peraltro destinato ad allargarsi e a rappresentare tutta l’Umbria, con una vera e propria costituente.
Coordinamento delle Liste civiche, comitati e associazioni di: Alta Valle del Tevere, Assisano, Eugubino-Gualdese, Perugino, Media Valle del Tevere, Trasimeno-Pievese, Valnerina, Ternano, Orvietano.
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