Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Antonio Lunghi di Uniti per Assisi una riflessione su Universo Assisi.
Siamo circa a metà strada tra la fine della terza edizione di Universo Assisi e l’inizio della V Edizione del CORTILE DI FRANCESCO. in questi giorni ci sono stati, a seguito della presa di pozione dell’assessore Simone Pettirossi, una serie di articoli sull’Edizione 2019 del Festival. Tutti, indistintamente, hanno sostenuto che occorre cambiare rotta pur condividendo l’iniziativa.
Ritengo che Assisi non è una città qualunque ma una città dove qualsiasi progetto debba tener conto della propria storia. E questo non significa far riferimento ai nostri più illustri concittadini, Francesco e Chiara, ma soprattutto a quello che Assisi ha rappresentato nel secondo novecento soprattutto per merito di Papi illuminati che hanno dimostrato un grande amore per questo piccola cittadina. Qualsiasi iniziativa culturale deve fondarsi su delle motivazioni, degli obbiettivi e delle idee che si vuole perseguire. Queste motivazioni rimangono dopo tre edizioni sconosciute, escludendo la ostinata determinazione di voler realizzare Universo Assisi.
Questo evento non può essere un Festival per coprire un periodo di bassa ricettività turistica, ma deve essere un attrattore, una “proposto” per far venire la gente in Assisi tutto l’anno. Come ogni azienda anche una città o un luogo hanno il proprio mercato. All’idea di una società fondata sull’ostilità e sulla costante ricerca di un nemico, Assisi contrappone una visione del mondo e della società fondata sulla condivisone.
Ed allora il riferimento al Cortile di Francesco risulta centrale. Non possiamo essere credibili se ci facciamo la guerra ad ogni costo. Se alziamo barricate invece di abbattere muri. E questo discorso vale non solo la parte civile ma anche per la parte religiosa di questa città che non si parla, non cerca di comprendere le ragioni dell’altro.
Se l’idea di Guarducci, quando è stata realizzata la prima edizione , era quella di creare un altro FESTIVAL nel mese di luglio in continuità con gli altri eventi della Regione e non creare un evento.
Ora che Guarducci non è più Assessore non possiamo trasformare Universo Assisi in una sagra un po’ snob spendendo delle cifre che nessun Comune dell’Umbria spende con proprie risorse.
Abbiamo proposto di discutere nel primo Consiglio Comunale utile i risultati dell’Edizione 2019 di Universo Assisi. Occorre parlane ora in modo che la prossima edizione potrà beneficiare di un confronto serio tra i consiglieri comunali che dovrebbero essere i più interessati a confrontarsi su questo come su altri temi.
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