(Flavia Pagliochini) Il liceo scientifico annesso al Convitto Nazionale Principe di Napoli di Assisi sta ospitando per tre giorni, da ieri e fino a domani, La matematica per le Olimpiadi un corso di formazione per docenti che allenano i ragazzi e le squadre che partecipano alle Olimpiadi della Matematica, che dal 1983 propongono gare di soluzione di problemi matematici elementari rivolte ai ragazzi delle scuole superiori che devono trovare tecniche creative per risolvere problemi mai visti prima e ideare nuove dimostrazioni. Lo scopo è quello di avvicinare gli studenti al tipo di problem-solving che un matematico di professione incontra nel suo lavoro facendoli lavorare in modo diverso e più interessante rispetto all’applicazione meccanica di formule.
Nel 2017 circa 1500 scuole italiane aderivano al Progetto Olimpiadi della Matematica, per un totale di circa 200 000 studenti partecipanti alla prima fase della gara.
Tra queste anche lo Scientifico di Assisi che, da sempre, vanta ottimi piazzamenti alle gare: l’ultimo nel maggio del 2021 con Simone Fisichella, oggi in classe IV C, che, dopo essere risultato il migliore nella selezione provinciale, ha conquistato la Medaglia d’Argento alla Fase Individuale Nazionale. La matematica per le Olimpiadi, organizzata con il patrocinio del Comune di Assisi, vede protagonisti una cinquantina di professori da tutta Italia, ed è stata ideata ed organizzata dalla professoressa Simona Pieri, già ideatrice della Assisi Math&Science Summer School per la valorizzazione delle eccellenze. Un progetto che, anticipa la rettrice del Convitto Nazionale Annalisa Boni, la scuola è intenzionata a riproporre anche l’anno prossimo, pandemia permettendo. Per ora l’attenuarsi della pandemia – e gli spazi del Convitto Nazionale, in grado di ospitare un meeting del genere garantendo la sicurezza dei partecipanti – hanno permesso di organizzare questo evento di formazione partendo dall’assunto che “fare networking, conoscere colleghi e confrontarsi, svolgere insieme esercizi e condividere approcci, permette di coltivare idee didattiche creative migliorando, al contempo, la preparazione professionale. Ad oggi siamo particolarmente contenti della risposta dei docenti, che hanno scelto di dedicare un ponte festivo alla loro formazione”.
Alla tre giorni hanno partecipato tra gli altri in qualità di relatori Luigi Amedeo Bianchi dell’Università di Trento, Alberto Cagnetta della Scuola Superiore Università di Udine, Sandro Campigotto dell’Isis Magrini Marchetti di Gemona del Friuli, Carlo Cassola, Università di Udine, Lorenzo Mazza dell’Università Sapienza di Roma e Francesco Mugelli dell’Università di Firenze. “Allenarsi a risolvere problemi è fondamentale non solo per noi prof – conclude la professoressa Pieri – ma anche per i ragazzi, per i quali abbiamo appena terminato una tre giorni a cui hanno risposto con entusiasmo”.
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