Venerdì 7 settembre alle 17,30 si inaugura a Palazzo Gallenga, sede prestigiosa dell’Università per Stranieri, la mostra di scultura Stele di Enrico Antonielli.
“Una mostra dove l’alfabeto ideografico di buchi e squarci a traforo, che si apre sulla lastra luminosa, schiude spazi inusitati all’oltre”, come spiega il curatore della mostra Stele di Enrico Antonielli, il critico e storico dell’arte prof. Giuliano Serafini, personaggio noto a livello internazionale e in Italia come uno dei massimi esperti di Burri, ma anche per essersi occupato di Pistoletto, Marini, Carrà ed altri artisti di fama.
Di Antonielli si è accorto con interesse anche Vittorio Sgarbi ad Assisi nel 2016: “Le opere di Antonielli – scrive il celebre critico d’atte – ricordano i graffiti primitivi delle pietre rupestri, un gioco di luce sulla superficie specchiante interrotta dai tagli molto interessante”. La mostra resterà aperta fino al 14 settembre prossimo.
L’artista concettuale Enrico Antonielli è attualmente l’unico artista vivente ad aver esposta alla galleria Nazionale dell’Umbria, nella sala dell’orologio, una sua opera: la testa in cera di Aldo Capitini dal titolo “la compresenza”.
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