La giunta Proietti cancella undici opere pubbliche promesse alla cittadinanza e inserite nel bilancio preventivo 2018. Lo rivelano i consiglieri Giorgio Bartolini ed Emidio Firooni, che oggi si definiscono “facili profeti” perché, nei mesi scorsi, affermarono “con sicurezza che la programmazione delle opere pubbliche da parte dell’amministrazione comunale di Assisi era specchietto delle allodole e fumo negli occhi per i più creduloni”.
“Infatti – scrivono Fioroni e Bartolini – per la gran parte delle opere pubbliche, era previsto il finanziamento ‘sulla carta’ con la improbabile speranza di avere i soldi dagli altri, e tutti sanno che chi vive di speranza…. Ora la verità è venuta a galla ed è la stessa amministrazione a dover cancellare, perché prive di copertura finanziaria, ben 11 opere di miglioramento su strade, molte di montagna, e immobili pubblici di cui era stata prevista la realizzazione nel 2018″.
L’elenco delle opere pubbliche cancellate riguarda la strada di collegamento dalla chiesa Madonna dei Tre Fossi alla frazione di Santa Maria di Lignano fino alla strada Vicinale del Monte, al confine con il Comune di Nocera Umbra: euro 530.000; strada di collegamento denominata della “Concia” dalla frazione di Porziano al territorio del comune di Valfabbrica: euro 630.000; strada di collegamento tra la frazione di Tordandrea e la frazione di Castelnuovo: euro 280.000; via di Bassano, strada di collegamento tra la frazione di Rivotorto, da via Santa Maria Spina alla strada al confine con il Comune di Cannara: euro 460.000; riqualificazione viaria all’interno del centro abitato di Torchiagina: euro 60.000; manutenzione Parco Regina Margherita (Pincio) e bosco Eremo delle Carceri: euro 1.000.000; messa in sicurezza Domus del Lararium di Assisi: euro 500.000; messa in sicurezza delle scuole comunali capoluogo e frazioni: euro 400.000; messa in sicurezza edifici comunali: euro 325.000; adeguamento funzionale Sala delle Volte: euro 200.000; Palazzo Vallemani, completamento terzo piano: euro 800.000”.
“Ci dispiace – concludono Bartolini e Fioroni – perché effettivamente sarebbe stato oltremodo importante realizzarle: sbandierate dalla sindaca da due anni, esse sono opere promesse, anzi garantite, con l’ingannevole pubblicità della Proietti e degli attuali amministratori in campagna elettorale. E non vorremmo che con lo stesso stile vengano riproposte anche per la prossima. Un po’ di rispetto per i cittadini”.
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