“Un assordante silenzio dell’amministrazione comunale di Assisi relativamente alle vicende giudiziarie di Gest e Gesenu che hanno evidenziato la mala gestione dei rifiuti in Umbria”. Lo denuncia l’ex assessore (giunta Bartolini) Eraldo Martelli, che ricorda come se alcuni Comuni dell’ambito “si sono coalizzati ed hanno intrapreso iniziative per tutelarsi cercando di fare luce in base alle notizie trapelate su eventuali esborsi non dovuti, nessuna azione rivendicazione o presa di posizione è arrivata dal Comune di Assisi”.
Eraldo Martelli ricorda tra l’altro come la ditta che vinse l’appalto ad Assisi nel 1998, chiese di realizzare a proprie spese un impianto di compostaggio dimensionato per l’umido del Comune, ma la risposta di Regione e Provincia fu negativa. “Sull’obbligo per i comuni di smaltire nei centri obbligati e a costi imposti – scrive ancora Eraldo Martelli – il Comune ha avuto anche una sentenza giudiziaria favorevole che sanciva la mancanza di concorrenza. Ma poi è arrivata la legge regionale che ha costretto i comuni ad aderire all’ambito obbligatorio. L’amministrazione Bartolini ha resistito lungamente cosciente del fatto che ciò avrebbe comportato un forte aumento delle tasse per i cittadini e una considerevole diminuzione dei servizi, come di fatto è avvenuto dopo l’ingresso sotto l’amministrazione Ricci”. Per Eraldo Martelli, le attuali vicissitudini della Gesenu “possono rappresentare un’ottima motivazione per (tra l’altro) ridiscutere le condizioni di funzionamento e per essere certi della congruità dei costi per diminuire le tasse ai propri abitanti. Ma dall’amministrazione, c’è il silenzio assoluto”.
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