La votazione al referendum costituzionale decreta la sconfitta della riforma Boschi. Con il no attestato tra il 58% e 60%, il referendum confermativo della legge Boschi non ha dunque avuto successo, con il sì che si attesta al 40, 89% dei voti (13.432.187 voti) e il no al 59,11 (19.419.528 voti).
A livello nazionale l’affluenza al referendum costituzionale è boom, al 70%; in Umbria si sale al 73% (il 73,36% stando ai dati definitivi). Il sì, dopo un primo vantaggio iniziale che sfiora il 54%, perde anche nel cuore verde d’Italia: con 876 sezioni su 1007 scrutinate, il sì ottiene 240.346 (il 48,8%), il no 251.908 (51,2%); 1.267 le schede bianche, lo 0,3 %, 2.871 (0,6%) quelle nulle. Gli aventi diritto al voto, al referendum costituzionale, erano 675.610 persone: hanno votato 496.406 pari al 73,47 per cento degli aventi diritto. Ad Assisi il no ha ottenuto il 53,8 per cento dei consensi.
E dopo la sconfitta al referendum costituzionale, il premier Matteo Renzi si dimette. “Non ce l’abbiamo fatta – dice in conferenza stampa da Palazzo Chigi poco dopo mezzanotte – abbiamo ottenuto milioni di voti che sono impressionanti, ma insufficienti. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta, dico agli amici del Sì che ho perso io, non voi. Voi volevate riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica, avete fatto una campagna elettorale casa per casa, voi non avete perso. Questa riforma – aggiunge – è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi. Come era chiaro sin dall’inizio l’esperienza del mio governo finisce qui. Domani ci sarà un consiglio dei ministri, poi salirò al Quirinale per consegnare le dimissioni: la poltrona che salta è la mia. Andiamo via senza rimorsi”. (Continua dopo il tweet)
Grazie a tutti, comunque. Tra qualche minuto sarò in diretta da Palazzo Chigi. Viva l’Italia! Ps Arrivo, arrivo?
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 4 dicembre 2016
E dopo la vittoria del no al referendum costituzionale, arriva il commento di Roberto Pierotti, segretario del Fronte Nazionale Assisi: “Un grazie a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che hanno respinto questo inaudito attacco alla nostra sovranità Nazionale e soprattutto alla nostra libertà di Cittadini. Oggi ci svegliamo con i problemi di sempre ma anche con la convinzione che per il nostro Paese esiste ancora la Speranza di risorgere dalle ceneri e riprenderci quello che ci spetta di diritto. Grazie, grazie, grazie. Evviva l’Italia”.
“La vittoria del No – scrive il Comitato Assisi-Bastia Umbra per il NO al Referendum Costituzionale – non è merito dei partiti che provano ad appropriarsi di questo splendido risultato ma delle tante iniziative promossa dalla società civile, dalle prese di posizione di tanti autorevoli costituzionalisti, docenti universitari, magistrati e persone del mondo della cultura di questo nostro paese, di molte importanti associazioni come l’ANPI od altre molto radicate a livello territoriale. In questa modalità si è mosso anche il Comitato di Assisi- Bastia Umbra per il NO al Referendum Costituzionale sulla base di un appello firmato da 50 esponenti della società civile del nostro comprensorio che rivendica, orgogliosamente il suo apporto al risultato ottenuto dal NO ad Assisi con 8.492 voti e il 53,86% ed a Bastia Umbra con 5735 voti ed il 52,45% che collocano le nostre due città tra quelle che hanno dato il maggior contributo in Umbria”. Il Comitato di Assisi- Bastia U. ricorda di aver organizzato ben 7 assemblee pubbliche (tra cui quelle con i stimatissimi professori universitari Mauro Volpi, Siro Centofanti e Roberto Mancini) nei due comuni, 6 banchetti in piazze e mercati, 3 confronti tra Si’ e No nelle scuole superiori locali (Ruggero Bonghi, Properzio e Convitto Nazionale) oltre a volantinaggi, attacchinaggio di manifesti e presenza nei seggi con i rappresentanti di lista.
Per Serena Morosi, coordinatrice di Fratelli d’Italia – An, “l’esito del Referendum Costituzionale del 4 dicembre è stato chiaro e impietoso, avvalorato oltretutto dalla notevole partecipazione dei Cittadini alle urne (74% circa, quasi 10% in più rispetto la media nazionale). Tante sarebbero le riflessioni da fare sulla vittoria del no, prima fra tutte quella che Assisi si conferma estranea alle proposte del PD! Presto dire – scrive tra l’altro Morosi – quale sarà il riverbero del risultato della Consultazione referendaria ad Assisi, pur tuttavia Fratelli d’Italia continua ad opporsi ad un’Amministrazione di stampo renziano, caratterizzata dalla stessa invadenza mediatica, da “accidenti” senza sostanza, carente di risposte a fronte di domande sul piano civile e politico, il tutto ben compensato da politica autoreferenziale ed autocelebrativa, dall’arroganza del potere e dall’inesperienza”.
Aggiornamenti del 5 e 7 dicembre 2016
Foto © Mauro Berti, Matteo Renzi alle celebrazioni di San Francesco nel 2014
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