Prosegue anche in Umbria la raccolta firme sulla proposta di legge per istituire salario minimo legale di 10 euro l’ora. Domenica scorsa a Santa Maria Angeli, il Partito della Rifondazione Comunista è stato presente con il proprio banchetto per raccogliere le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata all’istituzione del salario minimo legale di 10 euro all’ora, promossa in tutta Italia.
“Vogliamo una legge che stabilisca che nessuno, qualsiasi lavoro faccia, prenda meno di 10 euro l’ora, da adeguare comunque all’inflazione e quindi all’aumento del costo della vita”, le parole di Rifondazione secondo cui “quello di Pd, M5S, SI e Azione su una proposta di salario minimo di 9 euro lordi l’ora è un accordo al ribasso, una cifra uguale a quella presentata ben 5 anni fa che quindi oggi, considerando gli anni di inflazione a due cifre, in quanto a potere d’acquisto vale a dir poco il 20% in meno”.
Per i firmatari, tra le altre cose, il salario minimo “è indispensabile contrastare, anche con l’adeguamento automatico all’inflazione, la perdita di potere di acquisto dei salari, causato dalle spese per la guerra, speculazioni ed extraprofitti su beni di prima necessità quali l’energia, rialzo dei tassi di interesse bancari; e perché le disuguaglianze tra i pochi che si arricchiscono ed i tanti che si impoveriscono sono altrimenti destinate ad aumentare, soprattutto al SUD, soprattutto con la riduzione del reddito di cittadinanza e la autonomia regionale differenziata fortemente volute dal governo;
mai più lavoro povero”.
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