Sistemazione della zona Ivancich, Francesco Mignani critico con la nuova gestione del traffico per la realizzazione del marciapiedi in via Giovanni XXXIII, che penalizza negozi, scuole e residenti. “La viabilità della città di Assisi – scrive l’ex assessore – non solo sembra un ‘affare’ complicato nel centro storico, ma anche nelle zone di più recente sviluppo, dimostrando difficoltà e limitazioni di realizzazioni datate. Da poco si sta procedendo alla correzione di errori fatti nel passato in una delle vie che insite nella zona conosciuta con il nome di ‘Ivancich’, precisamente stiamo parlando della Via Giovanni XXIII”.
“Sembrerebbe che la chiusura della stessa abbia in realtà preso di sorpresa i cittadini e non solo quelli che abitano in quella zona, ma anche chi, di mattina porta i figli a scuola, più precisamente al Convitto Nazionale, che ospita le scuole dell’obbligo, il liceo scientifico e l’istituto alberghiero. Le limitazioni del traffico già presenti, in occasione degli orari scolastici sono rimaste in vigore e costringono gli automobilisti a percorrere vie alternative, che oltretutto rischiano di insistere su altre aree, dove il traffico era di già compromesso per la presenza di un altro polo scolastico, quello delle “Fiumi” e la rotonda di Porta Nuova”.
“I disagi tuttavia – scrive Mignani a proposito della sistemazione della zona Ivancich e relativi disagi – non si limitano al mondo della scuola, ma coinvolgono anche a pieno titolo le attività economiche immediatamente vicine alla zona oggetto di ricostruzione, che registrano infatti, cali di affluenza dei clienti e difficoltà per gli approvvigionamenti, stiamo parlando di attività turistiche, ristorative, commerciali ecc. che stanno soffrendo della compromessa viabilità. La critica più frequente, udita tra la gente, fa riferimento alla tempistica dei lavori, in quanto chiudere il traffico in questo periodo preoccupa non poco gli abitanti e le attività, in particolar modo pensando all’imminente periodo pasquale, date nelle quali si registra un naturale aumento di frequenza di turisti e di fermento tra gli abitanti stessi per le tradizionali celebrazioni e riti familiari. Un auspicio da parte di tutti è che l’amministrazione spinga per una chiusura dei lavori rapida e qualora ciò non sia possibile, esamini la possibilità di interrompere i lavori almeno durante il periodo della Santa Pasqua, permettendo il transito a senso unico alternato, dando una parvenza di normalità in un periodo di tale importanza per tutti i soggetti”
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