Traffico, Leonardo Paoletti critica le scelte dell’amministrazione comunale di Assisi: per l’esponente di Forza Italia, “la nuova circolazione delle auto e la nuova regolamentazione d’ingresso delle merci in centro storico, hanno creato non pochi disagi ai residenti e agli operatori commerciali e se si aggiunge la scriteriata scelta di settorializzazione d’ingresso al centro storico per i residenti, si ottiene un quadro della circolazione del traffico veramente insoddisfacente e dannoso per chi vive o lavora tra le mura”. Se da un lato l’ex assessore ammette che la situazione del traffico con la sosta selvaggia non poteva essere più tollerata, almeno nel periodo di alta stagione, dall’altro le scelte sono state fatte da chi poco conosce il centro storico.
TRAFFICO, LE CRITICHE – “Proibire l’accesso ai residenti della parte alta nella parte bassa e viceversa, anche se solo dopo le otto della sera, è l’esempio più concreto della poca consapevolezza di cosa significhi vivere questa città, direi una scelta di Romoliana memoria con un sapore antico e tutt’altro che efficace”, scrive Paoletti. Nel mirino la maggiore congestione di via Portica, “una delle vie maggiormente affollate dai turisti che viene – sostiene l’esponente di Forza Italia – ancora di più affollata delle auto dei residenti. Se si aggiunge la chiusura di Piazza S. Francesco, sulla quale esistono forti dubbi su una futura riapertura, ecco che la città risulta congestionata ed inaccessibile, anche dai non residenti e volessero venire in centro storico. Il carico e lo scarico delle merci limitato ad un modestissimo lasso di tempo insufficiente ad espletare tutta l’enorme mole di lavoro che impone una città turistica come Assisi, infine, rappresenta la modestia con cui è stato approcciato questo delicato problema”.
TRAFFICO BLOCCATO, RISCHIO SVUOTAMENTO – Per Paoletti, rendere poco accessibile la città ai residenti significa accelerare un processo di svuotamento di Assisi ormai già in atto da tempo, che con tali provvedimenti sarà ancora più rapido. “Nessuno, ancora meno i turisti, ambisce a lunghe soste in una città entro la quale si percepisce la mancanza di un tessuto sociale vitale, in una città museo; nel centro storico sono rimasti talmente pochi residenti che agevolarne la permanenza dovrebbe essere un dovere dell’amministrazione con provvedimenti che semplifichino la vita dentro le mura e non certo l’esatto opposto: Forse – conclude Paoletti – le promesse di cambiamento erano solo promesse”
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