“Don Antonio Pennacchi ha passato la sua vita vicino agli ultimi. Per questo abbiamo pensato di celebrare la quinta giornata mondiale dei poveri proprio nell’abbazia di San Pietro dove egli è sepolto”. A dirlo è il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, in vista dell’appuntamento di domenica 14 novembre istituito da papa Francesco che, proprio per l’occasione, è venuto in Assisi venerdì 12 novembre per incontrare 500 poveri italiani e stranieri.
Per la quinta volta Bergoglio è tornato in Assisi per farsi ancora una volta prossimo degli ultimi. Così come aveva fatto nella sua prima visita, il 4 ottobre 2013 quando incontrò poveri e disoccupati nella sala della Spogliazione e poi pranzò con loro alla casa di accoglienza di Santa Maria degli Angeli, anche questa volta ha scelto di stare con coloro. Domenica alle ore 10,30 il vescovo Sorrentino celebrerà la santa messa in occasione dell’anniversario della morte del venerabile don Antonio Pennacchi e per la giornata dedicata ai poveri, alcuni dei quali, quelli alloggiati presso le case di accoglienza della Caritas, prenderanno parte alla stessa celebrazione.
“Sarà un momento per ricordare una grande e importante figura diocesana come don Antonio che ha speso una vita nella preghiera, nell’assistenza ai giovani e agli ultimi che proprio domenica – sottolinea il vescovo – vogliamo mettere al centro come fratelli, come ci ha ricordato il Santo Padre”. Il processo per la beatificazione di don Antonio sta andando avanti e dopo la fase diocesana tutta la documentazione è presso la Congregazione per la causa dei Santi che, con apposito decreto, ha riconosciuto la validità di questa fase e nominato un relatore chiamato ad affiancare la postulatrice, suor Alessandra Rusca, nei successivi passaggi verso la beatificazione. Don Pennacchi, morto il 9 novembre del 1948, è sepolto nell’Abbazia di San Pietro e di lui si ricordano tanti insegnamenti, il fenomeno della bilocazione e la sua fervente attività in favore dei giovani e dei poveri.
© Riproduzione riservata