La lunga estate delle celebrazioni religiose (Festa del Perdono, Santa Chiara e San Rufino) si apre domani (venerdì 22 giugno, ndr) con la Festa del Voto 2018, con cui Assisi celebra il miracolo con cui Santa Chiara salvò il monastero di san Damiano e tutta la città di Assisi dalle minacce delle truppe saracene grazie alla potente preghiera di intercessione di quella che allora era ‘solo’ Chiara degli Offreducci.
Il programma della Festa del Voto 2018 prevede 5,45 il suono delle Chiarine di Assisi, alle 6 il suono a festa della campana delle Laudi e delle altre campane della città per ricordare la liberazione di Assisi dall’assalto dei Saraceni. Alle ore 20,30 in piazza S. Rufino la partenza del corteo religioso, che si unirà, in piazza del Comune, a quello civile. Sempre in piazza avrà luogo la lettura dell’ordinanza del consiglio comunale con cui il 26 maggio 1644 venne istituita la “Festa del Voto” , mentre alle 20.45 nella basilica di S. Chiara si avrà il saluto delle Clarisse e l’omaggio floreale dell’amministrazione comunale. Alle 21,40 in S. Damiano si svolgerà l’offerta dei ceri e dell’incenso da parte del sindaco alla santa, la celebrazione di Compieta, l’esortazione del vescovo e il saluto del ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria.
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Prima ancora delle celebrazioni del 22 giugno, grande festa lo scorso weekend per “Chiara e Agnese: sorgente di Fede a Sant’Angelo in Panzo”, uno spettacolo (foto nella gallery in basso) ideato e messo in scena da Umberto Rinaldi, realizzato in collaborazione con l’associazione delle guide turistiche dell’Umbria e della Città di Assisi, che ha aperto le celebrazioni per la Festa del Voto 2018. . “Chiara e Agnese sorgente di Fede a Sant’ Angelo in Panzo – dichiara Maddalena D’Amico, presidente dell’associazione guide turistiche dell’Umbria – ha rappresentato un momento di grande partecipazione spirituale e popolare al tempo stesso in quanto l’itinerario storico drammatizzato e sceneggiato volto a ricordare i passi mossi dalle sorelle Santa Chiara e Agnese alla sequela del Vangelo, prima del definitivo trasferimento a San Damiano, ha voluto far immergere i partecipanti nell’atmosfera originaria in cui le due sorelle vissero quei momenti unici e indelebili per la loro e la nostra storia”. La rappresentazione, nell’ambito del progetto Assisi Rinnovata, curata da Commedia Harmonica in collaborazione con la Parrocchia di San Rufino e con la famiglia Marconi, è stata realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e ha visto la partecipazione di circa 200 persone ed è stata l’occasione per valorizzare i luoghi, le memorie e le tradizioni legate alla storia della Città di Assisi.
La Festa del voto, reintrodotta dal 1933 da Arnaldo Fortini, prende spunto dalla “Leggenda di Santa Chiara” narrata nelle Fonti Francescane, secondo cui “Vitale d’Aversa guidò il suo esercito contro Assisi. (…) Quando lo venne a sapere Chiara, serva di Cristo, disse: ‘Da questa città riceviamo ogni giorno molti beni, carissime figlie: sarebbe grande empietà non portarle soccorso, come possiamo, ora che è il momento opportuno’. Cospargendo il suo capo e quello delle sorelle, disse: ‘Andate dal Signore nostro e domandategli con tutto il cuore la liberazione della città’. Grazie a Dio (…) disperso l’esercito, anche quell’uomo superbo è costretto ad andarsene”. La Città di Assisi, in occasione della Festa del Voto 2018, sarà illuminata a fiaccole grazie alla collaborazione dell’Ente Calendimaggio. “La Festa del Voto è una delle tradizioni identitarie di Assisi, in cui la Città si ritrova con la sua Santa Chiara, ricordando la propria storia, ma soprattutto facendo vivere i valori francescani”, ha affermato il Sindaco di Assisi Stefania Proietti “Anche quando tutto sembra perduto, la fede, l’umile preghiera di Chiara consentirono la liberazione della Città e di tutta la sua popolazione dal pericolo imminente della guerra, che avrebbe portato morte e sofferenza. È commovente riflettere, anche in questa occasione, su quanto amore i nostri Santi Francesco e Chiara, abbiano sempre manifestato nei confronti della loro Città. Oggi come allora il loro esempio ci guidi verso un autentico spirito cristiano che metta al primo posto, sempre e in ogni contesto, la fraternità e l’umanità, l’accoglienza e la carità nei confronti di chi è il più povero, debole e oppresso.”
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