Dall’associazione A Sinistra, riceviamo e pubblichiamo un intervento per chiedere di rivedere la toponomastica cittadina e in particolare i giardini Almirante.
“I giorni scorsi, sull’onda delle polemiche di Roma, Eraldo Martelli rivendicava orgogliosamente di aver voluto ad Assisi, da assessore del tempo nella giunta del sindaco Giorgio Bartolini, l’intitolazione di una via e relativi giardini a Giorgio Almirante, in una zona centrale di S. Maria degli Angeli, nei primi anni duemila. Il buon Martelli ha potuto farlo per la forza dei numeri in giunta e consiglio comunale derivata dal consenso sulle politiche generali del centrodestra e del suo ruolo di potere, ma non certo perché aveva la condivisione della maggioranza dei cittadini.
Infatti – scrive ancora A Sinistra alcuni di noi con altri compagni e cittadini eravamo lì, il giorno dell’inaugurazione dei giardini Almirante, a contestare tale scelta e distribuire un volantino.Allora non abbiamo avuto la forza e forse la capacità di mobilitare l’opinione pubblica per impedire quella scelta, ma oggi che la discussione si riapre grazie al dibattito su Roma, e non solo, riteniamo che quella scelta vada cambiata.
“Questo chiediamo all’attuale amministrazione comunale e cioè di rivedere la toponomastica dei giardini Almirante, voluta da una giunta di destra, che non rispecchia non solo la volontà della maggioranza dei cittadini ma nemmeno i valori della Costituzione Italiana basta sull’antifascismo. Lo vogliamo noi ma anche altre associazioni della città. La giunta del sindaco Stefania Proietti dice di rifarsi allo spirito e alle cose scritte nella nostra bella Costituzione e gli diamo atto di aver fatto anche iniziative in questa direzione, come la distribuzione della stessa ai nuovi diciottenni il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica”.
“Se questo è vero e credono in quei valori, oltre alla legalità, pace, trasparenza, morale, non possono non rimodificare una scelta in totale contrasto con questi e con l’immagine di Assisi nel mondo. Infatti la storia di Almirante che sotto ricordiamo confligge palesemente con questi a cominciare dal ‘testo del manifesto lanciato agli sbandati a seguito del decreto del 10 Aprile’ (visibile qui)”.
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