“A Roma vediamo che tanta gente sta chiedendo aiuto, e sembra che ‘i cinque pani e i due pesci’ non siano sufficienti”. Lo ha detto Papa Francesco in una lettera inviata al suo cardinale vicario, Angelo De Donatis, con cui istituisce un fondo lavoratori. Il Fondo “Gesù Divino Lavoratore”, con un primo milione di euro versato alla Caritas diocesana, vuole “richiamare – scrive Francesco – la dignità del lavoro” per quella “grande schiera dei lavoratori giornalieri e occasionali”, quelli “con contratti a termine non rinnovati”, “quelli pagati a ore” e con un pensiero – Francesco li elenca esplicitamente “agli stagisti, ai lavoratori domestici, ai piccoli imprenditori, ai lavoratori autonomi, specialmente quelli dei settori più colpiti e del loro indotto”. Fra loro, constata, “molti sono padri e madri di famiglia che faticosamente lottano per poter apparecchiare la tavola per i figli e garantire ad essi il minimo necessario”.
E il fondo lavoratori piace ai Frati di Assisi che proprio oggi, 9 giugno 2020, danno vita a Con il cuore nel nome di Francesco. “La notizia che Papa Francesco ha istituito il fondo “Gesù Divino Lavoratore” a sostegno di chi, in questo periodo di pandemia, ha perso il lavoro – il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – ci spinge a fare sempre di più per gli altri. Le sue parole ci vengono incontro e ci motivano a raggiungere i tre grandi obiettivi che ci siamo dati per la maratona di solidarietà “Con il cuore, nel nome di Francesco” di quest’anno. L’evento che da 18 anni sostiene le famiglie in difficoltà aiuterà, grazie alla generosità degli italiani che invieranno un sms al 45515, chi ha perso il lavoro a causa del Covid, chi si rivolge alle mense francescane e chi rischia di chiudere la propria azienda. Ancora una volta Francesco Papa e Francesco Santo in “sintonia” per i poveri: finché abbiamo tempo operiamo il bene”.
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