Assisi ha rinnovato la tradizione di Sant’Annessa 2019. In occasione della commemorazione dei defunti, il sindaco Stefania Proietti, con il Vescovo, il Parroco di Santa Margherita e la cittadinanza, ha reso onore ai caduti e alle tombe comuni nel cimitero civico monumentale del capoluogo. La cerimonia si è aperta alle 8,30 del 2 novembre con la deposizione delle corone al monumento ai Caduti e alle tombe comuni sia nella zona antica che nella zona nuova del cimitero monumentale di Assisi. Al termine, è stata celebrata la messa.
La commemorazione dei defunti è proseguita anche il 3 novembre nella notte di Sant’Annessa 2019 con la tradizionale processione notturna guidata dai Cavalieri del Colle del Paradiso e la suggestiva e commovente visita alle tombe, terminata con la Santa Messa celebrata dal Vescovo Domenico Sorrentino. La cerimonia, nonostante la pioggia incessante, è stata molto partecipata dalla cittadinanza, che vive la notte di Sant’Annessa come momento di vicinanza ai propri defunti.
Come noto, la processione viene fatta ogni anno per ‘esorcizzare’ la paura di una storia secondo cui il monastero di Sant’Annessa (Agnese), poco fuori Porta Perlici, distrutto dai saraceni, che ne trucidarono le suore, sarebbe infestato di spiriti. Secondo la leggenda, nell’anniversario della violenza se ne sentono ancora le urla da dentro le mura della città, come accadde quella notte alla popolazione impotente, chiusa nelle mura.
Ma nella notte tra il primo e il due novembre suona ancora la campana del convento distrutto e chiama a raccolta tutti i morti dell’anno per la messa in commemorazione dei defunti. Essi scendono da Porta Perlici verso il cimitero fino al sito dell’antico monastero, nella valle del Tescio, dove il prete morto per ultimo celebrerà la messa.
Spiegaizone di Sant’Annessa 2019 da 101 cose da fare ad Assisi, fotogallery © Andrea Cova
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