Presenza speciale questa mattina alla Buini Legnami di Santa Maria degli Angeli dove, accompagnati da Suor Marcella, sono stati in visita i ragazzi di Haiti.
Era il 2005 quando suor Marcella arrivò a Port au Prince per lavorare nella baraccopoli di Waf Jérémie, un quartiere nato inizialmente come discarica cittadina e popolato da coloro che cercavano nei rifiuti il proprio sostentamento. Per farsi accettare, suor Marcella insieme a un gruppo di giovani locali, costruì la prima clinica medica stabile ma «Le bande armate non accettavano il mio intervento e così uccisero Lucien, uno dei miei collaboratori. Un monito per farmi capire che non volevano nessun cambiamento». Ma la fede in Cristo le ha dato la
forza di rimanere. Oggi nel centro creato da suor Marcella, il Vilaij Italyen alla Kay Pé Giuss, 140 bambini orfani o abbandonati stanno crescendo con amore e con una speranza nel futuro
Suor Marcella, la cui vocazione sbocciò definitivamente incontrando i francescani di Assisi, porta bambini tra 5 e 14 anni a vivere esperienze da bimbi ‘normali’, spesso – racconta il Corriere della Sera – in un campo scuola estivo vicino ad Assisi. I bambini e i ragazzi hanno effettuato il tour dell’azienda attratti dalle lavorazioni del legno, sotto la guida di Francesco e Giorgio Buini, titolari. I ragazzi di Haiti, nel 2018, sempre accompagnati da Suor Marcella, furono presenti all’evento “Con il Cuore”, organizzato dai Frati del Sacro Convento di Assisi.
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A sostenere Suor Marcella Catozza, di Busto Arsizio (VA), nel suo apostolato tra i più poveri nei luoghi più dimenticati del mondo, anche la nascita di un’associazione. Suor Marcella entra ad Haiti nel 2006 e su richiesta del Vescovo della capitale Port au Prince si interessa della situazione di una baraccopoli di diverse decine di migliaia di persone, Waf Jeremie, luogo dove nessun aiuto era mai giunto. Qui apre un ambulatorio per la prima assistenza sanitaria, rivolta principalmente ai bambini e alle mamme, al quale aggiunge un piccolo centro educativo per bambini dai 2 agli 8 anni.
L’associazione”KAY LA” che in lingua haitiana significa “LA CASA”, esprime l’abbraccio della solidarietà di tante famiglie italiane verso famiglie e bambini haitiani che non hanno né casa né cibo. La finalità dell’associazione viene così estesa ad ogni fronte della beneficenza col fine di attuare progetti di promozione sociale, culturale, educativa ed economica volti ad arginare situazioni di povertà, bisogno e disagio non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche nella realtà nazionale e locale.
Questa mattina la piacevole sorpresa (non è la prima volta) alla Buini Legnami di Santa Maria degli Angeli, con i ragazzi di Haiti fieri di esprimere le loro capacità pensando al proprio futuro. Fra chi sogna di diventare ingegnere e chi di fare altre importanti mansioni sempre con la speranza, da grande, di un futuro di pace.
FOTO © Rivista San Francesco Mauro Berti – Andrea Cova
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