La campagna di prevenzione del melanoma intitolata “E allora Spogliati”, promossa dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è giunta al termine e ha visto l’adesione di 353 persone. Tre dermatologhe (tra cui la dottoressa Chiara Franceschini, assisana, uno dei medici che ha scelto di abbracciare il progetto di sensibilizzazione che vede coinvolte diverse zone dell’Alto Tevere) in dodici giornate, hanno fornito la mappatura dei nei ed eseguito visite specialistiche gratuite.
Delle 353 persone visitate, oltre la metà erano donne; l’età media è stata di 43 anni, otto anni il paziente più piccolo, 80 quello più anziano. E allora spogliati è stato un invito ai cittadini a monitorare la propria pelle e consultare periodicamente un dermatologo. La campagna, infatti, iniziata nel mese di novembre, si è conclusa a dicembre a Umbertide. Le visite gratuite sono rivolte a persone che non hanno mai effettuato una visita dermatologica o che non effettuano un controllo da almeno 4 anni.
Il melanoma è un tumore cutaneo maligno che in Italia colpisce, ogni anno, circa 11.300 persone. E’ il terzo tipo di cancro più comune nella popolazione under 50, tra i quali rappresenta l’8-10% del totale in entrambi i sessi, nel 13% dei casi la malattia viene scoperta quando è già in uno stadio avanzato e sono presenti metastasi. È uno dei tumori a maggiore crescita nelle società occidentali: e negli ultimi anni in Italia le diagnosi di questa patologia sono addirittura raddoppiate. Le motivazioni di questo trend d’incidenza in aumento non sono ancora ben note. Cambiamenti dello stile di vita, ragioni ambientali e fattori correlati alla familiarità e caratteristiche specifiche dell’individuo (fototipo, numero di nevi, storia di pregresse ustioni solari…e altro), sembrano i principali responsabili dell’aumentata incidenza.
È il più temuto tra i tumori della pelle perché ha un’evoluzione aggressiva e un’elevata mortalità. La prognosi dei pazienti con melanoma cutaneo è correlata allo stadio della malattia al momento della diagnosi. Il melanoma in uno stadio avanzato non risponde, infatti, alle terapie convenzionali, pertanto le prognosi sono spesso infauste. La prevenzione primaria e secondaria (la diagnosi precoce) rappresentano le uniche strategie efficaci nella lotta al melanoma. L’identificazione di soggetti a rischio di sviluppare una malattia spesso fatale è estremamente importante. A differenza di altri tipi di cancro, questo può essere spesso visto sulla pelle. Se lasciato inosservato, però, il melanoma può diffondersi in siti distanti o organi distanti.
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