Come anticipato alla redazione di Assisi News a gennaio, la cavallina con il cuore in fronte, si chiamera Love Pax, “amore e pace”. È questo il nome prescelto dal noto allevatore di cavalli da trotto, Sergio Carfagna, per la puledrina venuta alla luce il primo gennaio scorso nelle scuderie ai piedi della Basilica di Assisi, un vero e proprio paradiso terrestre dove i cavalli nascono, crescono in libertà nei venti ettari di verde e alberi e si allenano ogni mattina prima di scendere in pista per le prove di qualifica negli ippodromi italiani. (Continua dopo il video – link diretto)
Il 2024 per l’ippica, il trotto, è l’anno della lettera “L” per battezzare i nuovi nati. In onore di San Francesco e Assisi, simbolo di pace e fratellanza fra i popoli, Carfagna ha deciso di affiancare la parola “pax” ai nomi prescelti per tutti i nuovi nati. Decisione originale e significativa che prese su suggerimento di padre Danilo Reverberi, il frate francescano esperto come pochi in Italia e non solo di ippica e genealogie, scomparso prematuramente nel marzo del 2021. Sarà così anche per la puledrina col cuore, che si chiamerà Love Pax. “Oggi più che mai – dice Carfagna, più volte in prima linea con appelli per salvare il mondo dell’ippica – il mondo ha bisogno di amore e pace e questa cavallina che la natura ci ha regalato correrà in pista con quel nome che rappresenta un messaggio piccolo per carità ma sincero di fratellanza e speranza per il futuro che un settore in difficoltà come il nostro, con tante famiglie allo stremo delle forze, intende lanciare. Il nostro settore a 360 gradi merita attenzione, così non si va più avanti. Non lasciateci soli”.
Carfagna, simbolo di tenacia e resilienza del settore ippico e allevatoriale attraversato da anni da pesanti crisi strutturali, ha interpretato questo cuore bianco sul muso della cavallina dal manto baio come un altro segno divino, di amore e pace, uno dei tanti che negli anni hanno attraversato la sua vita. Sessantotto anni, uomo di cavalli da generazioni, figlio di “Tino”, maestro di campo della Giostra della Quintana e già consigliere della Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello, è il proprietario di una scuderia pluridecorata con vista sulla Basilica di San Francesco ad Assisi. È anche il proprietario dello stallone Iglesias, della campionessa Irina e di Via Lattea, la cavallina bianca unica nel suo genere che ha stupito il mondo. Nonostante tutte le difficoltà del momento, crede nei segnali che la vita gli riserva. Ricorda con emozione ancora quando, il 5 Aprile 2014, nacque Via Lattea, un caso unico nella razza del trottatore italiano. I segnali della natura dunque si ripetono.
Passionale ma elegante nei modi come sempre è un fiume in piena Sergio Carfagna, che anche oggi è in pista come tutti i giorni pasqua, natale e capodanno compresi, con la divisa d’ordinanza, il cappellino e gli occhiali, le mani ‘ruvide’, sporche di fango dopo la ‘sgambatura’ mattutina dei cavalli con le redini lunghe nel piccolo anello di allenamento incastonato fra il verde degli oltre 17 ettari dell’azienda agraria in località San Vetturino ai piedi della Basilica di San Francesco, dove stazionano venti fattrici, fra cui la pluridecorata Irina ed altre in dolce attesa con tanti puledri attorno. Oggi il suo allevamento, preso a modello a livello nazionale per la gestione e immagine, diventa dunque il palcoscenico di un appello a cuore aperto che non può essere disatteso: Love Pax ora ne è la testimonial…
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