(Stefano Berti) Politica locale “silenziosa”. Quello sì, ma litigiosa! Dove? Ma naturalmente sui social, oggi più che mai “campo minato” di pensieri accompagnati da grafici, grafiche ed immagini realizzate da dilettanti del mestiere che cercano nella gloria “Facebookkiana” la prossima poltrona in sede amministrativa (e non solo). Ma in un’Assisi in questo periodo popolata, ma alle prese con una crisi ricettiva e commerciale senza precedenti, quali gli scenari in vista delle prossime elezioni amministrative 2021?
I nomi fatti sono già tutti bruciati (o quasi), il disamore fra Assisi Domani e il PD, nascosto sotto “falsi” comunicati trasmessi “a braccetto” in cui sembra soltanto andare tutto bene, è sempre più forte. E la grossa novità? Arriverebbe addirittura da una alleanza politica forte che sembrerebbe poter nascere fra uno dei partiti di centro destra, Forza Italia, con i Socialisti di un Luigi Bastianini stranamente ovattato e in disparte, e la lista civica di centro per eccellenza, quell’Uniti per Assisi che con il duo Lunghi-Bocchini potrebbe essere un importante ago della bilancia per le sorti della città Serafica. Appoggerebbero tutti insieme una rinnovata candidatura dell’attuale sindaco di Assisi Stefania Proietti (attualmente anch’essa piuttosto taciturna) senza PD?
Con il Movimento 5 Stelle (le cui “finte” dimissioni di Fabrizio Leggio sono ormai un lontano ricordo) attento agli sviluppi e pronto ad unirsi al Partito Democratico con il quale ora va d’amore e d’accordo (non ci sarebbe però, problema non da poco, un nome credibile attualmente disposto a sposare questo progetto), alle prossime amministrative 2021 la Lega sposerebbe soltanto Fratelli d’Italia nell’alleanza “a due” di centro-destra.
Tempi stretti e allo stesso tempo duri per Stefano Pastorelli dunque, che dall’alto del proprio ruolo in ambito regionale, porge adesso più che mai costanti attenzioni al suo territorio (ormai alza la voce e scrive per tutto e su tutti i fatti cittadini assisani, attaccando questioni ed operati sui quali però sarebbero a volte interessanti maggiori proposte attuabili e concrete) e lavora ad un patto che già definisce “vincente” (a suo dire) già prima del risultato (come prassi di partito insegna).
Con qualche “outsider” vecchio e nuovo di civici più in disparte che pensano a se, quando, come e dove “tuffarsi”, il clima è insomma abbastanza “simpatico”, in attesa di vederci chiaro e con una grande attenzione su ciò che accadrà a Roma, con Assisi ancora una volta laboratorio di scenari futuri. In ballo le sorti di una città che in un momento come questo vuole concretezza e non lascia spazio ad altro.
© Riproduzione riservata