(Stefano Berti) Il clima “addormentato” della politica assisana si risveglia leggermente (non per l’arrivo della primavera) dopo le dimissioni da consigliere regionale e capogruppo della Lega in Regione Umbria Stefano Pastorelli, dimissioni ormai attese da tempo, dopo lunghi 17 anni di militanza nel partito di Matteo Salvini per uno Stefano Pastorelli scontento e senza troppi poteri. Un’uscita che ha portato con sé anche il farsi da parte – dal partito – di quella che è la sua “squadra”, a dire il vero una squadra un po’ logoratasi nel tempo e senza troppe attenzioni da parte della politica locale e regionale. Unica certezza è che non si può dire a Pastorelli di non esserci stato, nella Lega, visto che lui c’era anche quando in tempi non lontani il partito affondava in percentuali da miseria.
Ora, sulla carta, si è quasi allo stesso punto, ma Pastorelli lamentando “il troppo accentramento nell’Alto Tevere e la troppa politica di destra” dell’ormai suo ex partito, ha deciso di fare un passo indietro. Un arretrare che crea non pochi problemi alla Lega Umbria – cancellata praticamente su Assisi – in vista delle elezioni prossime regionali con Tesei candidata presidente, e sulla quale l’appoggio dei Pastorelliani “resta comunque garantito”.
Gli stracci sono volati però soltanto all’interno della Lega, a pochi ad oggi sembra essere interessata questa uscita del capogruppo e dei suoi (più di venti) militanti. E in tanti già si chiedono quale sarà il suo futuro? L’avvento del nuovo segretario di Forza Italia Evian Morani ad Assisi porterà con sé l’innesto di Stefano Pastorelli nella stessa Forza Italia, per un Morani che non ha atteso più di tanto a ‘mettere like’ in tutti i post di dimissioni dello stesso Pastorelli e che non è stato così tanto pronto a nascondersi come si diceva alla vigilia (forse preso dalla foga di poter incamerare un elemento di spicco della politica locale e regionale).
Una Forza Italia capace così di tornare a “riempire” le future liste su Assisi anche in futuro – con innesti provenienti da un po’ tante parti, da sinistra a destra tutto appare gradito “basta credere nel progetto” – visto che nel territorio le liste stesse del partito Forzista faticano a chiudersi (vedi Bastia Umbra prossima alle amministrative, ndr). Ma come stanno prendendo o prenderanno la scelta gli elettori o gli ex elettori di Stefano Pastorelli? A leggere i commenti via social e non solo non troppo male, con molti che rivendicano la volontà di “stare con lui” riconoscendo la bontà dell’arretrare.
Certo è che ci sono anche quelli che sostengono che “la politica sia un qualcosa di diverso non solo con il marcato interesse rivolto soltanto alle poltrone” ma Pastorelli li rimanda al mittente col sorriso e ribadisce che “la sua lunga militanza leghista quasi ventennale non potrà mai essere in dubbio”.
Intanto la politica assisana va avanti a gonfie vele ed indisturbata (e costantemente auto-elogiata nella parte della maggioranza che quello fa – a sentir loro – è sempre fatto bene). Presentato il programma estivo degli eventi, servirebbe pensare un po’ più al territorio dove ci sarebbe molto da fare, non solo per le strade (molte piene di buche), per il decoro (l’erba a primavera cresce e il centro storico non è sempre troppo pulito), ma anche per problemi ogni giorno sottolineati da più parti con interventi spesso richiesti. Intanto Assisi si risveglia in consiglio comunale “più moderata” con la Lega rasa al suolo e con in vista un futuro più dialogante.
In tema di politica assisana attendendo ora le scelte – dopo che Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli continueranno ad essere nell’opposizione cittadina ma non più in Lega (attesi anche loro in Forza Italia) – anche degli altri consiglieri di minoranza (ora cosa faranno ad esempio Cannelli e Cosimetti?), servirebbe fare la conta anche ai 5 Stelle (che sono dall’altra parte), sempre in meno anche loro ai gazebi cittadini (che sembrano non andare più di moda un po’ ovunque proprio adesso che è uscito il sole e dovrebbero servire…). Intanto, il segretario regionale della Lega Marchetti prova a buttare acqua sul fuoco (il caso Puletti sulle strade di montagna ha scatenato un vero putiferio, ndr) ma dovrà presto rendersi conto che il suo partito in Umbria – da Assisi a Valfabbrica, fino a Spoleto e Terni – si sta sgretolando giorno dopo giorno.
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