L’Italia valorizzerà maggiormente i cammini che attraversano la penisola lungo sentieri fortemente legati alla storia: per questo è nato l’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia, presentato a Roma dal Ministro Dario Franceschini. Un’iniziativa che tocca da vicino l’Umbria, interessata da dieci dei circa quaranta cammini inseriti nell’elenco ufficiale; un’opportunità importante, se si pensa che solo l’anno scorso oltre 15.000 pellegrini hanno percorso la Via di Francesco, il doppio rispetto al 2015.
Dopo aver decretato il 2016 Anno dei Cammini (“un successo per il settore, con una crescita dei flussi che negli itinerari più conosciuti ha toccato il 50%”, ha detto il ministro), nel 2017 arriva dunque l’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia, un contenitore online di percorsi e vie pensato come una rete di mobilità slow. “C’era l’esigenza di organizzare e mettere a sistema una vera rete degli itinerari storico culturali che stanno avendo una crescita importante ma disorganica”, ha detto ancora Franceschini nel presentare camminiditalia.it.
Nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia, un portale interattivo dove trovare mappe, dettagli delle singole tappe, strutture di accoglienza, siti di riferimento, ci sono il Cammino di Assisi e la Via degli Dei che unisce Bologna a Firenze, la Via Romea Germanica che dal Brennero porta a Roma e il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna fino alla nuovissima Magna Via Francigena da Palermo ad Agrigento, dove in pochi mesi hanno già camminato un migliaio di persone.
A caratterizzare in larga parte i percorsi umbri dell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia, ricorda il Messaggero Umbria, ci sono quelli dedicati ai santi, a partire da quelli francescani e benedettini. In testa c’è la già citata Via di Francesco (22 tappe per 500 Km), un itinerario che rincorre le strade di Francesco d’Assisi che permette di raggiungere la Basilica partendo da La Verna, a nord, o da Roma, a sud. Presente nell’elenco realizzato dal MiBACT anche il percorso alternativo denominato Cammino di Francesco (22 tappe per 500 Km). Altro itinerario che tocca diversi luoghi simbolo nella vita di Francesco, come Gubbio, Spello e Spoleto, è The Way of St. Francis (28 tappe per 500 Km) che parte da Sant’Ellero, poco fuori Firenze e arriva fino in Sabina. La vocazione internazionale caratterizza il Chemin d’Assise (73 tappe in Europa e 43 in Italia), che da Vezelay, in Borgogna, porterà i pellegrini fino ad Assisi.
Di qui passò Francesco (17 tappe per 379 Km) è un altro cammino nei luoghi del Santo tra Toscana, Umbria e Lazio. Parte da Assisi invece il Cammino Francescano della Marca (9 tappe per 167 Km), ricalcando il percorso di una delle vie che San Francesco utilizzò per le sue predicazioni nelle Marche meridionali, collegando la città umbra con Ascoli Piceno. Èpresente poi un percorso lungo l’antica direttrice che attraversava tutto lo Stato Pontificio, la Via Lauretana Assisi-Loreto (7 tappe per 150 km). Più breve e completamente in Umbria è il Cammino dei Protomartiri Francescani (6 tappe per 101 km), che si sviluppa nell’ambito territoriale della diocesi di Terni-Narni-Amelia seguendo i luoghi di San Francesco e dei suoi cinque Santi. Quindi il Cammino di Benedetto (16 tappe per 300 km), un lungo percorso dalla forte vocazione storica e spirituale che attraversa le affascinanti e tipiche zone montuose dell’Italia centrale includendo ovviamente la cittadina di Norcia.
Segnalato nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia anche il Cammino di Assisi (13 tappe per 285 Km) unisce sentieri e luoghi percorsi da Sant’Antonio e San Francesco: da Assisi a Gubbio, dall’eremo di Montecasale al Monastero di Camaldoli fino alla Basilica di San Francesco. Dal grande fascino anche il tracciato che segue l’antica via Amerina, il Cammino della Luce (11 tappe 220 Km). Sull’antica strada asse portante del “Corridoio Bizantino” si sviluppa il percorso che, per gran parte del tracciato, si snoda lungo l’asse del fiume Tevere. Come ricorda il Messaggero, si legge sul sito del Ministero che la via “in Umbria costituisce per molti tratti anche un percorso ciclo-pedonale attrezzato e in via di ulteriori rafforzamenti”: chissà che l’attenzione dei molti potenziali turisti non spingerà ad investire per lanciare definitivamente l’affascinante, ma ancora parzialmente incompiuto, progetto.
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