Didattica a distanza per le scuole superiori un giorno sì e uno no, e capienza ridotta al 60% sui pullman, ma anche ingressi contingentati nei locali. Questi i capisaldi della nuova ordinanza regionale del 19 ottobre 2020 emessa dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. Dal 21 ottobre al 14 novembre, l’ordinanza prevede lezioni in classe solo per infanzia, elementari e medie. Gli studenti delle superiori e dei centri di formazione regionale svolgeranno, a turno, lezioni in presenza e lezioni a distanza. In sostanza, il 50% di studenti in meno a scuola e soprattutto alle fermate dei bus e sui mezzi.
A proposito di mezzi, nell’ordinanza regionale del 19 ottobre 2020 viene abbassata al 60 per cento la capienza massima dei mezzi di trasporto pubblico locale al fine di garantire il distanziamento di almeno un metro. A differenza di quanto previsto dal nuovo decreto di ieri, che prevede uno stop alle 21, in Umbria sono sospese le attività di sale bingo e centri scommesse; idem per le slot installate in bar e strutture simili. La Regione sta lavorando per avere test rapidi per studenti e genitori in modo da intervenire quanto prima in caso di positività.
Di seguito la nota stampa della Regione Umbria, che fa seguito al dpcm del 18 ottobre 2020.
Contingentare le presenze nei centri commerciali, portare al 60 per cento la capienza massima per i trasporti pubblici e, grazie all’attivazione della didattica a distanza, al 50 per cento la presenza in aula degli studenti delle scuole superiori, sospendere l’attività per le sale scommesse: sono questi i punti chiave dell’ordinanza regionale 19 ottobre 2020 firmata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e che entrerà in vigore dal 21 ottobre per le scuole e i trasporti, dal 20 per i centri commerciali e sale giochi. Il tutto sino al 14 novembre.
I contenuti del provvedimento sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dalla stessa presidente Tesei, alla presenza della Giunta regionale. In apertura il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha inquadrato lo scenario relativo all’evoluzione della pandemia entro il quale contestualizzare il provvedimento. “In questa fase ha senso confrontare l’indicatore dei ricoveri ogni 100 mila abitanti – ha detto Dario – In Umbria abbiamo 10 ricoveri ogni 100 mila abitanti, quindi il dato non ci colloca assolutamente tra le regioni con una situazione grave. Partendo da questo dato base, notiamo che l’evoluzione è quella di qualsiasi epidemia che, a un certo punto, inizia a crescere in modo esponenziale e dobbiamo quindi osservare che una percentuale, anche se bassa, va incontro a ricovero e questo, anche alla luce di quello che sta avvenendo in altri paese, ci permette di valutare ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane e quale potrà essere l’impegno delle strutture sanitarie”. “Abbiamo previsto fino a un totale di 124 posti letto per le terapie intensive – ha detto il direttore Dario – e anche l’ospedale da campo. L’incremento delle terapie intensive segue un piano modulare con un aumento di nuovi posti in base alle necessità. Tutto ciò è stato previsto nell’ottica di voler mantenere il più possibile l’attività ordinaria degli ospedali e in particolare quella di screening”. Concludendo Dario, dopo aver ricordato che l’andamento dell’epidemia è sovrapponibile in tutte le regioni, ha evidenziato che “l’unica possibilità è contenere i contagi”. “Il virus – ha concluso – passa da persona a persona e in questo momento la trasmissione intrafamiliare è significativa”, quindi la via maestra non è nel tampone ‘salvifico’, ma nel rispetto delle regole, quindi uso della mascherina, lavaggio frequente delle mani, distanziamento.
E proprio per “raffreddare” la situazione epidemiologica, che in Umbria vede in salita la curva dei contagi, “abbiamo studiato una serie di misure restrittive che si aggiungono a quelle previste nell’ultimo Dpcm – ha detto la presidente Tesei – negli ambiti che riteniamo più a rischio. Quindi, interverremo tra l’altro sui centri commerciali, con provvedimenti condivisi con le parti, che prevedono entrate contingentate, misurazione della febbre e altre misure previste in un apposito allegato al testo dell’ordinanza. Prevista anche la chiusura della sale giochi, slot machine e sale bingo e la diminuzione della presenza degli studenti per ogni istituto delle superiori al massimo del 50 per cento, con il resto che potrà usufruire della didattica a distanza. Stesso provvedimento – ha proseguito – per l’Università che arriverà a tassi di percentuale di didattica non in presenza superiore al 70 per cento. Ed infine, siamo andati ad incidere sulla diminuzione della capienza massima del trasporto pubblico fino al 60 per cento invece dell’80 per cento previsto dal Governo, perché pur sapendo che le scuole sono luoghi sicuri, dobbiamo cercare di ridurre i contatti che si creano nei pressi degli istituti scolastici e nell’attesa dei mezzi di trasporto”.
“Chiedo l’ennesimo sforzo da parte degli umbri che hanno già dimostrato il grande senso di responsabilità e che saranno pronti, sono certa a seguire anche le nuove regole – ha concluso la presidente Tesei – Il tutto per scongiurare una nuova chiusura che avrebbe ripercussioni negative anche sull’economia della nostra regione”.
Nel corso dell’incontro è stato reso noto che si sta valutando la possibilità di somministrare attraverso le farmacie test rapidi agli studenti e ai familiari, mentre l’assessore regionale all’Istruzione, Paola Agabiti, ha annunciato che la Regione ha stanziato 200 mila euro per le scuole secondarie di secondo grado.
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