La scorsa settimana un gruppo di circa cento giovani partecipanti alla Reunion della Scuola nazionale di Formazione AVIS è stato accolto nella sala della Conciliazione dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti, che “ha manifestato una sincera vicinanza all’Associazione di Volontari italiani donatori di Sangue, dichiarando pronta e disponibile la città per futuri progetti a livello sia locale che nazionale”.
È stata chiamata “Reunion” non a caso, perché la tre giorni svoltasi ad Assisi da venerdì 18 a domenica 20 marzo
è stata proprio questo: un incontro tra chi, nel corso degli anni, ha scelto di partecipare alla Scuola nazionale di Formazione AVIS. Si tratta del progetto che, ormai da anni, Avis porta avanti con Fondazione Campus, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei dirigenti di domani su tematiche come la gestione manageriale delle realtà del non profit, le relazioni istituzionali e, ovviamente, le aree di azione di AVIS e dei modelli di sistemi trasfusionali in Europa. Il weekend della Reunion della Scuola nazionale di Formazione AVIS in Umbria, oltre a rappresentare un momento importante di confronto su tematiche come etica, diritto e scienza, è stato l’occasione anche per approfondire questioni relative alla raccolta di sangue e plasma e, in particolare, al raggiungimento dell’obiettivo dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati.
Il presidente Avis Nazionale, Gianpietro Briola, ha ringraziato per l’accoglienza l’amministrazione comunale di Assisi, garantendo un ritorno a breve della propria associazione nella città serafica. La vicinanza all’Avis da parte dell’amministrazione cittadina tutta è stata poi rimarcata nel saluto dell’assessore alle politiche sociali, Massimo Paggi. Il breve e significativo incontro con i vertici cittadini ha avuto il proprio momento conclusivo nella sede della locale Avis Comunale “Franco Aristei” alla presenza del presidente, Gianmatteo Costa, e di una folta rappresentanza del consiglio direttivo. “Prosegue così una sincera amicizia nel nome del Bene comune; ancor più significativa in periodi come questi in cui ognuno, anche nei propri quotidiani limiti, è chiamato a fare del proprio meglio per la collettività”, conclude la nota dell’Avis Assisi.
© Riproduzione riservata