Nel pomeriggio di mercoledì 13 gennaio 2021, Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova, Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Un atto che – secondo Repubblica.it – apre formalmente la crisi di governo.
“Abbiamo fatto nascere questo governo contro Salvini che chiedeva pieni poteri, abbiamo combattuto accettando l’accordo con il Movimento 5 stelle per non consentire pieni poteri. Chiediamo di rispettare le regole della democrazia, noi non accettiamo la trasformazione delle democrazie in un grande reality show”, ha detto Renzi secondo il Corriere della Sera. Il secondo punto riguarda il metodo: «L’emergenza non può essere l’unico elemento che tiene unito il governo. C’è un’emergenza sanitaria, ma non può essere l’unico tema che tiene assieme l’Esecutivo. Serve una strategia unitaria sui progetti da mettere in cantiere». Il terzo punto è il Recovery plan: «Abbiamo fatto grande battaglia su fondi europei. Ma rimane grande problema: perché non si prende il Mes, che significherebbe più fondi per la sanità e se siamo in emergenza servono più soldi per la sanità». E «non prenderli per motivi ideologici è irresponsabile».
Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per riferire sulle decisioni del cdm di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il Capo dello Stato ha sottolineato la necessità di “uscire velocemente da questa condizione di incertezza”. Tornando a piedi a Palazzo Chigi il premier, intercettato dai cronisti, si è limitato a commentare: “Crisi di governo? Spero di no”. Intanto da alcune indiscrezioni trapela che il presidente del Consiglio starebbe lavorando a un documento comune da far sottoscrivere a tutti i leader per rilanciare la maggioranza.
© Riproduzione riservata

