È entrato in vigore oggi, 24 febbraio, il primo decreto Draghi per contrastare il coronavirus, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il testo del decreto 23 febbraio 2021 n. 15 detta i parametri per le zone bianche, gialle, arancioni e rosse e conferma il divieto di visite nelle abitazioni private nelle zone rosse, non solo regioni ma anche, come in Umbria, la singola provincia di Perugia e parte del ternano, nello specifico il Comune di San Venanzo. Da ricordare che il decreto Draghi dovrà essere integrato dal nuovo dpcm che entrerà in vigore nel weekend e varrà fino al 6 aprile, includendo quindi la futura Pasqua 2021. Anticipiamo che il nostro focus sul decreto Draghi contiene le regole per ‘sommi capi’ e che maggiori informazioni si possono trovare nelle infografiche della Regione Umbria e sul sito del governo (che però al momento considera l’Umbria in zona arancione, mentre è in gran parte rossa per ordinanza regionale)
Fino al 27 marzo 2021 sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. Ci si può spostare oltre i confini regionali (con autocertificazione) per comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Fino al 5 marzo è in vigore il Dpcm che consente, in ambito regionale nelle regioni gialle e comunale in quelle arancioni, lo spostamento «verso una sola abitazione privata abitata», una sola volta al giorno e rispettando il coprifuoco dalle 22 alle 5. La deroga permette a due persone di andare in visita ad amici e parenti, insieme a «minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi». Questa deroga non vale nelle regioni e nelle zone rosse (Umbria inclusa esclusa parte della provincia di Terni), dove non sarà possibile andare a trovare amici e parenti. I genitori separati si possono sempre spostare per andare e trovare i figli minorenni, anche se in altra regione. Si può inoltre andare ad assistere un parente malato o invalido. I genitori che lavorano possono portare (anche se fortemente sconsigliato) i figli minori dai nonni fino al termine della giornata lavorativa.
È inoltre sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Tali attività possono fare consegne a domicilio ed è possibile l’asporto (dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18 alle 22 è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina).
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