Dimissioni Marini, il consiglio regionale dell’Umbria vota no, undici contro otto. L’Assemblea legislativa dell’Umbria respinge dunque le dimissioni della presidente, presentate in seguito all’indagine sui concorsi all’ospedale di Perugia. Lo ha fatto approvando con 11 voti favorevoli e otto contrari la mozione della maggioranza che chiedeva a Marini a recedere dal suo atto.
Dopo quatto ore di consiglio, è arrivato l’intervento con cui la governatrice Catiuscia Marini ha annunciato che deciderà in tempi brevi se ritirerà o meno le sue dimissioni. Da statuto, in base all’articolo 64, la presidente ha 15 giorni di tempo. La mattinata è iniziata con una riunione della maggioranza a cui ha preso parte la stessa Marini. L’inizio della seduta sulle dimissioni Marini era previsto per le ore 10, ma è slittato proprio a causa della riunione di maggioranza.
Dopo gli interventi dei consiglieri, il centrosinistra ha respinto le dimissioni con il voto decisivo della stessa governatrice dell’Umbria. “Lo statuto regionale mi impone, dopo l’atto di respingimento delle dimissioni, di affermare davanti all’Assemblea se intendo confermare le dimissioni o recedere. Lo farò in tempi brevi”. “La mia decisione – ha aggiunto Marini – non può che essere assunta in autonomia e non può essere viziata da nessuna altra logica. Dovrò valutare tutti gli elementi: sia ciò che viene dalla società, che dice che è bene chiudere la legislatura, sia ciò che viene dalla mia indipendenza. La responsabilitò – ha aggiunto – non è solo come si è governato, ma anche come si chiude la legislatura”. La presidente ha poi sottolineato di avere “sempre rispettato la legge. Penso di poter un giorno dimostrarlo, con i tempi della giustizia”.
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