Grande commozione ad Assisi per il Giorno della Memoria 2023: questa mattina, 27 gennaio, la Prefettura ha consegnato 5 medaglie d’onore: i nomi sono quelli di Antonio Borgognoni, nato a Lisciano Niccone il 15 luglio 1920; Feliciano Canafoglia, nato a Foligno il 3 gennaio 1922; Gino Minelli, nato a Gubbio il 17 novembre 1910; Cesare Radicchi, nato a Gubbio il 23 febbraio 1915; e Armido Sirci, nato ad Assisi il 28 luglio 1922. Consegnate ai parenti, le medaglie sono destinate ai “cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internali nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra”. (Continua dopo il video – link diretto)
L’iniziativa per il Giorno della Memoria 2023 si è aperta con i saluti di Marina Rosati, ideatrice e curatrice del “Museo della Memoria, Assisi 1943-44”, che ha invitato “a non essere indifferenti: intolleranza, bullismo, mancanza di rispetto sono aspetti ancora presenti in contesti quotidiani: conoscendo quello che è stato e il coraggio di tante persone e il bene che hanno fatto, anche i nostri ragazzi possono respingere questi atteggiamenti. Il bene è il più grande moltiplicatore che abbiamo per costruire una società migliore”. Il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, ha invitato a vivere il Santuario della Spogliazione “come se fosse la vostra casa, la casa universale. Benvenuti ai premiati, benvenuti a tutti: andiamo avanti tutti con il coraggio e l’ispirazione di questo luogo bello e importante che ha fatto la nostra storia. È bello che stamattina qui ci siano tanti Comuni e tante istituzioni rappresentati: è il simbolo dell’Umbria accogliente alla quale il mondo guarda”.
Il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, ha ricordato come “è sempre bene vigilare su questi fenomeni ma anche riflettere: non ci si deve mai stancare di ricordare quello che è stato. Il momento più buio della storia dell’umanità, senza lasciarlo ai libri di storia, è un dramma ancora vivo e purtroppo attuale. Grazie al vescovo che ci ospita e al Prefetto per aver scelto questo luogo per una cerimonia dello Stato”. La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha sottolineato come ”Assisi sia un luogo simbolico dove celebrare questa giornata così importante: conoscere e ricordare è necessario per non commettere più errori che sono stati un marchio indelebile nella storia dell’umanità”. Per il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, “è un dovere di tutti coltivare la memoria della nostra storia, del nostro passato. Assisi non rimase indifferente, e, grazie all’impegno di tanti Giusti, tra religiosi e laici, personalità di spicco e gente comune, riuscì a salvare centinaia di vite. Un passaggio della storia che ci fa onore, e che dobbiamo ricordare sempre perché solo la fraternità sopravvive all’odio ed è capace di salvarci”.
Il discorso del prefetto Armando Gradone, che ha coinvolto anche alcuni alunni della scuola primaria Sant’Antonio di Assisi presenti alla mattinata, è stato incentrato sulla parola dignità. Il prefetto ha invitato a essere delle “sentinelle contro comportamenti, come antisemitismo, razzismo, violenza sulle donne, la tratta degli esseri umani, che ledono la dignità umana, caposaldo fondamentale della nostra civiltà. La tragedia della Shoah – ha detto Gradone – ha creato delle riserve morali che mettono al centro la dignità dell’uomo, un concetto che ritroviamo in moltissime costituzioni e ordinamenti dei Paesi democratici. Il nostro Paese deve ricordare i nostri eroi, persone che non hanno voluto piegarsi all’ordine di schierarsi: hanno avuto coraggio e non era così scontato, perché si rischiava la vita. E oggi ricordiamo questi nostri eroi attraverso i loro familiari”.
Non si ferma intanto l’opera di riscoperta del “Museo della Memoria 1943-44”, realizzato dalla fondazione diocesana Opera Casa Papa Giovanni, che quest’anno in occasione del Giorno della Memoria 2023, giornata in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto insieme alla Città di Assisi ha organizzato una serie di appuntamenti, tra cui due dedicati a cittadini benemeriti nel salvataggio degli ebrei. Il primo è infatti in programma sabato 28 gennaio, alle ore 17 nella sala della Conciliazione del palazzo comunale dove si terrà l’incontro “La storia di Marcella Ranzato in Paladin”: a raccontare come un’impiegata comunale sia entrata nell’organizzazione che falsificava le carte d’identità saranno direttamente i figli Paolo e Anna Chiara. Domenica 29 gennaio in piazza del Comune, con partenza alle ore 15, ci sarà invece il percorso alla scoperta dei luoghi assisani della Memoria. La scelta quest’anno è caduta sulla casa di Maceo Angeli, artista, pittore e ceramista attivo nella rete che ha fatto di Assisi un faro di salvezza in uno dei periodi più bui della storia, e alla Basilica di San Francesco dove verrà ricordato il frate conventuale padre Michele Todde che aiutava gli ebrei; si potranno vedere anche i luoghi della Basilica dove i rifugiati venivano nascosti. In entrambi i casi non è necessaria la prenotazione.
Gli appuntamenti del Giorno della Memoria 2023 di gennaio si chiudono lunedì 30 alle ore 18 al teatro della Pro Civitate Christiana con il concerto “Kechì Kinnòr – Prendi il violino” con Enrico Fink e i solisti dell’Orchestra multietnica di Arezzo. Altri appuntamenti sono in programma per lunedì 6 marzo alle ore 10.30 quando, in occasione della Giornata europea dei Giusti, ci sarà una cerimonia in ricordo di Giovanni Palatucci, poliziotto italiano Giusto tra le Nazioni; venerdì 26 maggio alle ore 18 all’oratorio di Santa Chiarella si ricorderà Vittorio Rinaldi, giovane assisano ingiustamente condannato e ucciso nel 1939; e sabato 17 giugno alle ore 11.30 in viale Vittorio Emanuele II, cerimonia in onore di Valentin Muller.
FOTO © Mauro Berti-Gruppo Editoriale Assisi News
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