Dopo la giornata di riflessione di sabato (qui le foto e il riassunto), in migliaia hanno partecipato alla Marcia PerugiAssisi straordinaria per la pace in Ucraina con lo slogan “Fermatevi! La guerra è una follia”. “Saluto e ringrazio i partecipanti alla marcia straordinaria Perugia Assisi per la pace e la fraternità che si svolge oggi, come pure quanti vi hanno aderito dando vita ad analoghe manifestazioni in altre città d’ Italia”, il saluto di Papa Francesco alla recita del Regina Caeli in Piazza San Pietro. (Continua dopo la foto dell’Istituto comprensivo Assisi 2 di cui pubblichiamo un’intervento a fondo pezzo)
Cominciata con un minuto di silenzio per tutte le vttime delle guerre, la Marcia PerugiAssisi straordinaria dedicata in particare alla pace in Ucraina, vede un lungo corteo composto – secondo il comitato organizzatore – da 156 Comuni, Province e Regioni, 53 Scuole, 88 Associazioni nazionali, 359 Associazioni locali. In totale 10mila solo le persone iscritte ufficialmente, fa sapere sempre il comitato organizzatore, “senza contare le migliaia di donne e uomini che intervengono liberamente alla marcia con amici e familiari”. “Chi chiede pace – ha detto Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore – non sono i pacifisti ma le vittime della guerra, noi siamo il loro megafono”.
Era presente insieme al gonfalone la Presidente della Provincia di Perugia che rivolgendosi al popolo della pace, prima della partenza, ha detto: “Dobbiamo impegnarci tutti per la pace, oggi marciamo per far capire che la pace non è un’utopia, per ribadire che il nostro Paese ripudia la guerra e che ogni conflitto va risolto con la diplomazia. Se non ora quando marciare per la pace? La marcia PerugiAssisi una scelta di coraggio e di aver coraggio non ci si pente mai”.In marcia anche Caterina Migliazza Catalano, mamma di Fabrizio Catalano, con l’ex assessore e consigliere comunale assisano Claudia Travicelli. Sempre da Assisi, inoltre, il consigliere regionale della Lega Stefano Pastorelli torna “a rilanciare con forza la proposta di un tavolo di mediazione ad Assisi tra Russia e Ucraina, coinvolgendo tutte le componenti laiche e religiose”. Proposta di cui parla la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei: “”Da questa marcia e dalla terra di pace che è l’Umbria deve partire un messaggio a tutto il modo perché si deve intervenire e non si può più aspettare. Si parla solo di guerra ed è scomparso ormai l’argomento essenziale che è quello dei negoziati e di mettersi davanti ad un tavolo per far cessare un conflitto che sta portando morte e tragedie umane”.
La Marcia PerugiAssisi è arrivata intorno alle 15 in Piazza San Francesco. “La cultura della non-violenza è oggi di fronte a una sfida: dimostrare di avere la capacità di difendere veramente gli aggrediti sostenendo una diplomazia che poggi non su equilibri di potere, ma sulle ragioni della fraternità”, il saluto del vescovo Sorrentino ai marciatori. “È questa la diplomazia che serve. Papa Francesco si è messo a disposizione. Ieri Zelenski ha detto che accoglierebbe la sua mediazione. E perché non potrebbe accoglierla anche Putin? Questa piazza è la grande scuola della diplomazia della pace di cui è maestro il Poverello di Assisi. Noi vogliamo aiutare le diplomazie ascoltando l’invito del Papa a compiere il primo atto, direi “popolare”, di questa diplomazia, e cioè un atto di verità con noi stessi e dentro noi stessi, di cui è appunto espressione la preghiera, o, per chi non sa pregare, la meditazione sul senso della vita e del mistero che la avvolge. Vi chiedo un minuto di silenzio orante, in cui ciascuno di noi si faccia carico intimamente delle sofferenze di tanti fratelli che stanno morendo e soffrendo in questa guerra e in tutte le guerre del mondo. Un silenzio orante che sia anche un atto di umiltà, in cui ci riconosciamo tutti ‘custodi’ dei fratelli e delle sorelle, e facciamo arrivare un sentimento di fraternità persino a coloro che consideriamo nemici o che sono responsabili della guerra, chiedendo a Dio di toccare i loro cuori. Questa piazza di pace diventi, almeno idealmente, il luogo ospitale di una diplomazia che metta subito fine a questa sciagurata guerra e ponga le premesse di una pace giusta e duratura in Europa e nel mondo. Grazie, popolo della pace!”. (Continua dopo la foto)
Anche gli alunni e le alunne dell’Istituto comprensivo Assisi 2 (foto in alto e in cima al pezzo), si sono messi in marcia insieme a familiari, al personale scolastico, alla dirigente Chiara Grassi, pronti a rinnovare il loro impegno per la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani. “Non potevano certo mancare all’appello i bambini e le bambine della Scuola primaria “F. A. Frondini” di Tordandrea, proprio loro che ormai da più di un mese condividono le loro giornate scolastiche con una bambina che dalla guerra è fuggita. Hanno preparato il loro cammino con consapevolezza e cura, realizzando cartelli e slogan che ben si addicono a una marcia della pace, hanno coinvolto famiglie e amici, consapevoli che ci sono cammini che non si possono perdere. Il cammino verso la pace è lungo e difficile, ma sta ad ogni singolo essere umano decidere se percorrerlo, qualche volta ci si può ritrovare soli, altre volte ci si scopre valanga che travolge e ricostruisce nuovi scenari”.
“C’è un gran bisogno di continuare a camminare insieme – conclude Maria Papa, insegnante della Scuola primaria “F. A. Frondini”, a proposito della Marcia PerugiAssisi straordinaria e ricordando l’esempio di Nelson Mandela che ha dedicato alla ricerca della pace, della fratellanza e della libertà 67 anni di cammino – Questa è la pesante eredità che tutti i grandi uomini di pace hanno lasciato all’umanità. Questa è l’eredità di cui hanno voluto farsi carico alunni e alunne. Essere uniti oggi e sempre in un cammino di fratellanza con il popolo della pace che trasforma ogni piccolo spettatore in protagonista. Per non ripetere sempre gli stessi errori”.
(Continua dopo la foto della Polizia)
Al fine di assicurare la sicurezza della Marcia PerugiAssisi straordinaria, anche alla luce della delicata situazione internazionale, la Questura ha predisposto un importante dispositivo di sicurezza finalizzato a prevenire minacce di natura terroristica, turbative per l’ordine pubblico o azioni che possano, in qualsiasi modo, mettere in pericolo l’incolumità delle personalità e dei partecipanti all’evento. Il servizio di ordine pubblico ha visto impiegato, sotto la direzione di un funzionario della Questura, equipaggi dedicati della Polizia di Stato, della Polizia Ferroviaria, della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, della Polizia Stradale, del Reparto Mobile, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale, della Polizia Locale, della Polizia Scientifica, della Digos. Presenti anche volontari della Protezione Civile.
Il dispositivo ha assicurato la scorta del corteo – circa 15000 persone – per tutta la durata del tragitto. Importante anche il contributo della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria che hanno garantito la sicurezza dei partecipanti evitando il minimo disagio per la circolazione. Per la sicurezza della manifestazione, è stata assicurata anche una vigilanza aerea mediante l’elicottero della Polizia di Stato che, attraverso un monitoraggio dall’alto, ha fornito indicazioni in tempo reale su eventuali criticità direttamente al Dirigente del servizio.
I servizi hanno visto in campo anche gli artificieri della Polizia di Stato che, unitamente ai cinofili antiesplosivo, hanno provveduto alle bonifiche preventive delle zone interessate allo svolgimento dell’evento, con particolare riguardo ai tombini, agli armadi telefonici, alle cabine elettriche e ai cestini dei rifiuti, luoghi sensibili che potrebbero essere utilizzati per celare oggetti pericolosi.
FOTO © Mauro Berti & R.E. – Redazione Assisi News
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