È finalmente arrivato ad Assisi Nino Buttitta con il suo carretto siciliano trainato dal cavallo Gandalf. Un pellegrinaggio dalla Sicilia all’Umbria attraversando mezza italia per questo ristoratore ‘salvato’ dall’amore per il cavallo nel periodo più duro della pandemia, quello del lockdown. (Continua dopo il video – link diretto)
“Difficile trattenere le lacrime, me lo sono guadagnato passo passo, cuore gonfio. Dover sistemare Gandalf, ma anche le alluvioni, alcune delle difficoltà. È stato un viaggio in chilometri e mentale, ma il divino tutto può. Grazie a mia moglie, agli amici e ai parenti, ma grazie anche a chi mi ha ospitato in tutta Italia”, le sue parole ad Assisi News.
Nino Buttitta ha iniziato il suo viaggio il 4 ottobre 2022 e dopo circa un mese e oltre 1300 chilometri è arrivato ad Assisi – “Il mio viaggio vuole essere un ringraziamento proprio a San Francesco perché i cavalli mi sono stati di aiuto nel lungo periodo del lockdown”, ha spiegato più volte il 44enne ristoratore siciliano che ha viaggiato da Ragusa ad Assisi come ringraziamento a San Francesco. “Una volta che si sono sistemate le cose abbiamo cominciato di nuovo a lavorare. Ho pensato che mi sembrava doveroso ringraziare San Francesco, che era il Santo che parlava agli animali: perché Gandalf per me è stato una grazia, un dono divino in questo momento così difficile. E allora ho cominciato a pensare che in fondo siamo stati ovunque, quindi possiamo riuscire ad andare anche ad Assisi e allora e facciamolo, questo pellegrinaggio.
“L’anno scorso al primo tentativo è andata male – racconta a Cavallo Magazine – c’erano stati mille intoppi nella fase preparatoria. E allora non ho più detto nulla fino al 3 ottobre, quando sono andato al convento dei Francescani a Bagheria e ho chiesto se l’indomani potevano benedire il cavallo. Il 4 ottobre è il giorno di San Francesco: lo hanno benedetto e poi sono partito. Erano le 10, ho cominciato a fare delle telefonate per vedere se c’era qualcuno che poteva ospitarmi la sera e da quel giorno faccio così. Ho pensato che se devo arrivare arriverò, anche senza una pianificazione dettagliata”.
Al suo arrivo davanti alla Basilica, Nino Buttitta è stato accolto dal sindaco Stefania Proietti, che ha donato al ristoratore bagherese lo stemma della città, sottolineando come “questa esperienza ci ha fatto toccare con mano il valore del pellegrinaggio, l’amore per San Francesco e anche per la nostra città che rappresenta sempre una meta di pace e speranza. Nino è un pellegrino simbolo, in tanti hanno seguito la sua avventura per giungere qui e, da quando ha cominciato il viaggio, ci siamo sentiti spesso telefonicamente fino al suo arrivo, quando l’abbiamo accolto con l’affetto che merita”.
Il custode del Sacro Convento, padre Marco Moroni, ha detto che “si tratta di un pellegrino speciale, non solo per aver fatto il viaggio insieme a un cavallo, ma perché è venuto qui a ringraziare Francesco per il dono di una vita rinata e di una fiducia ritrovata. Vediamo tanti pellegrini ogni anno, chi sceglie un pellegrinaggio del genere è testimone di una vita che si mette in cammino, che ritrova la sua motivazione”.
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