Un’ematologa del Day Hospital di ematologia dell’Ospedale di Perugia è risultata positiva al virus Covid-19: lo comunica il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis, rendendo noto che sono stati posti in isolamento fiduciario, oltre alla dottoressa, in 15 tra medici e operatori del reparto. “La dottoressa, come previsto dalle disposizioni dell’azienda, – ha detto Onnis – aveva sempre indossato per svolgere la sua attività i dispositivi sanitari di protezione, quindi doppia mascherina chirurgica. Trattandosi di un reparto con pazienti particolarmente sensibili alle infezioni, anche per le persone in cura è d’obbligo indossare la mascherina FFP3 e tutti i necessari dispositivi di protezione individuale”. “I medici e gli operatori staranno in isolamento per tutto il tempo necessario – continua Onnis – saranno monitorati e potranno rientrare in servizio esclusivamente all’esito negativo del tampone”.
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Giusto stamattina, prima del nuovo caso di positività all’ospedale di Perugia, la protesta dei medici umbri. “La nostra – scrivono – è soprattutto la denuncia e lo sfogo di chi si è trovato costretto a prendersi cura della propria popolazione assistita senza dispositivi di protezione individuale”. Venerdì è stato consegnato un kit contenente una mascherina Fpp2 (quelle dotate di filtri), 4 mascherine chirurgiche, 8 paia di guanti, 1 telo copri vestiti, 2 cuffie e 4 soprascarpe. Ma il tutto – secondo i medici – è giunto con notevole ritardo rispetto alla comparsa del virus, che risulta assolutamente inadeguato sia nella quantità sia nella qualità. Tutto questo ci induce a pensare che la nostra sicurezza non sia una vostra priorità”.
“Siamo sconcertati – dicono nella lettera il segretario regionale Sabatino Orsini Federici, quello della provincia di Perugia Leandro Pesca e quello della provincia di Terni Simonetta Centurione – per il pressapochismo e la inadeguatezza con il quale avete congegnato queste misure anti Covid-19 nonostante i nostri rappresentanti nella task force abbiano insistentemente chiesto attenzioni diverse per gli operatori del territorio». Un quadro di fronte al quale la Fimmg si riserva «di mettere in atto adeguate misure di protesta”.
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