In Umbria si registrano 4 nuovi casi di persone positive al coronavirus: l’informazione arriva dalla Direzione regionale alla Sanità. Si tratta di 2 uomini e 2 donne, di cui uno è ricoverato nel reparto di terapia intensiva di Perugia, mentre gli altri 3 sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2. Con i 4 nuovi casi riscontrati stamani, in Umbria sale a 16 il numero delle persone positive al Covid-19. Uno di loro è un paziente di Bastia Umbra, come informa il sindaco Paola Lungarotti. “Ho ricevuto comunicazione dall’autorità sanitaria che è ricoverato presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia un paziente affetto da patologia respiratoria da Coronavirus residente nel Comune di Bastia Umbra. Sono stati sottoposti a tampone oro – faringeo i contatti stretti familiari che sono al momento asintomatici in isolamento cautelativo”, spiega la prima cittadina.
“A tal proposito, al fine di agire tempestivamente e secondo la normativa indicate, ho disposto l’apertura del Centro Operativo Comunale, il massimo organo di protezione civile, in collaborazione con tutti gli enti preposti”, aggiunge. “Pertanto invito tutta la cittadinanza alla massima serenità e contestualmente a rispettare i comportamenti indicati dal Ministero della Salute. La situazione viene continuamente monitorata e sono in costante contatto con le autorità competenti. In questi casi la collaborazione di tutti è fondamentale, quindi occorre continuare a seguire e rispettare le indicazioni di igiene già divulgate. Se dovessero arrivare ulteriori comunicazioni sarà mia premura tenervi informati”.
Di coronavirus, e soprattutto di sostegno alle imprese, si è parlato anche ad Assisi. Nelle comunicazioni al consiglio comunale, il sindaco Stefania Proietti ha parlato della diffusione del coronavirus (Covid-19) definendola “un’emergenza nazionale, che su Assisi più di altre città della regione rischia di far sentire gli effetti pesantissimi a livello economico e sociale”. Proietti ha informato l’assemblea di aver tenuto un incontro proprio in mattinata con le associazioni di categoria del turismo ricordando che “la sola Assisi incide per il 25 per cento sul dato umbro in termini di presenze e di aver appreso che la situazione è già grave perché, allo stato attuale, c’è l’azzeramento completo delle prenotazioni in tutto il comparto. Le aziende sono a rischio, duemila lavoratori sono interessati dalla crisi, le ripercussioni sulla città saranno negativissime”.
“Abbiamo il dovere di fare qualcosa tutti insieme – ha detto il sindaco rivolgendo un appello anche alla minoranza –, per elaborare una serie di proposte concrete, come il ricorrere al fondo di garanzia AssisiImpresa, ma anche pensare a una moratoria fiscale. Il Tavolo di sostegno si confronterà con le istituzioni regionali e nazionali, invito tutti i consiglieri alla prossima seduta perché, in una situazione di emergenza come questa, dobbiamo essere forti e uniti come è accaduto in altre occasioni in cui si trattava di riaffermare valori fondamentali. Tutti insieme, oltre a individuare misure locali per aiutare le imprese e sollecitare il governo a interventi generali, dobbiamo far sapere che Assisi non si ferma, Assisi non è chiusa”. Al dibattito si sono succeduti i capigruppo sia di maggioranza che di minoranza e tutti, da Giorgio Bartolini (Lista Bartolini sindaco) a Moreno Fortini (Fratelli d’Italia), da Antonio Lunghi (Uniti per Assisi) a Fabrizio Leggio (Movimento 5 stelle), sia pure con sfumature e proposte diverse, si sono dichiarati disponibili a lavorare insieme per il bene di Assisi
© Riproduzione riservata

