False foto osé e video sempre falsi inviati ad amici e parenti, ma anche alla moglie, da parte di una presunta avvenente donna a scopo ricatto, per 5.500 euro. Un caso di ‘revenge porn’ (tra virgolette perché il denunciante, un 35enne di Bastia Umbra, non è realmente ritratto nelle false foto osé e nei video diffusi) che sono costati una denuncia un cittadino 21enne della Costa d’Avorio, incensurato, ma dimorante da tempo in provincia di Milano. Ad indagare i carabinieri della stazione di Bastia Umbra, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal tenente colonnello Marco Vetrulli. I reati di cui il giovane dovrà eventualmente rispondere sono tentata estorsione e diffusione illecita di video sessualmente espliciti, secondo la recente nuova normativa a tutela del web e dei social network.
Secondo la ricostruzione dei militari, il 35enne si è presentato ai carabinieri bastioli in evidente stago di agitazione. Dopo un bicchiere d’acqua ed un caffè l’uomo ha iniziato a raccontare quanto accaduto in questi tempi di pandemia, fatto di restrizioni e poca socialità reale, per avvicinare ed attaccare le proprie vittime sui social. Una richiesta di amicizia su un social da parte di un avvenente donna, l’accettazione da parte del malcapitato ed ecco scattata la trappola. L’uomo si è presentato in caserma vedendo la propria vita oramai distrutta, visto che “ha raccontato come subito dopo aver accettato l’amicizia è arrivata una video chiamata in cui l’interlocutrice si mostrava completamente nuda ed in atteggiamenti intimi”.
Dopo neanche un minuto la telefonata si è interrotta e arriva una prima richiesta estorsiva: “Se non paghi 5.500 euro manderò questo video a tutte le tue amicizie social, e viene mandato un video di alcuni secondi in cui si vede sia la donna che la vittima entrambi nudi, circostanza evidentemente falsa in quanto la vittima ha sempre e solo inquadrato il proprio volto. Inizia così una vera e propria trattativa in chat, i due fissano diversi importi da versare su carte prepagate, ma la vittima tentenna, pertanto l’aguzzino – scrivono i carabinieri – per far capire che la cosa è seria invia una foto del video alla moglie della vittima, con evidenti conseguenze nella propria vita familiare, alcuni giorni dopo altre foto personali vengono diffuse sui profili di parenti e amici”.
A quel punto l’uomo si decide e denuncia tutto all’Arma dei Carabinieri. Immediatamente scattano gli accertamenti e viene così identificato e deferito all’autorità giudiziaria perugina un cittadino 21enne della Costa d’Avorio, incensurato, ma dimorante da tempo in provincia di Milano.
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