Il monumento alla Resistenza, posto in Località 5 Cerri (Le Bandite) del Comune di Bettona e dedicato alla memoria di Mario Grecchi e degli altri giovani partigiani che vennero catturati e uccisi dai nazifascisti, è stato “vilmente imbrattato con scritte inneggianti al fascismo e al duce”.
La denuncia arriva via Facebook da Valeriano Tascini, presidente della sezione Anpi di Marsciano. “Il monumento alla Resistenza – scrive – è un luogo simbolo della rinascita dell’Italia e della democrazia, dopo anni di dittatura e di guerra, che tutti, a prescindere dalle proprie convinzioni politiche, dovremmo onorare e rispettare. Ogni anno, come ANPI, ci rechiamo in quei luoghi sia ai primi di Marzo per ricordare i giovani partigiani caduti, depositando una corona di alloro nei pressi del monumento, sia il 25 Aprile, unitamente alla associazione Bictonia, per leggere poesie e per ribadire come anche il sacrificio di quei giovani consentì di riavere una Italia libera e democratica in cui ogni cittadino potesse partecipare alla costruzione di una società migliore e più giusta”.
L’Anpi Marsciano ha scritto sindaco di Bettona “per far ripulire il monumento alla Resistenza da quelle vergognose scritte e ridare dignità a quei luoghi ed alla memoria di quei giovani. Non posso tuttavia non sottolineare e collegare – dice Tascini – tale triste episodio a fatti recenti in cui in modo troppo superficiale si sia dato risalto (intitolando addirittura delle piazze) a personaggi, quale Almirante, che sono stati protagonisti negativi delle pagine più buie della nostra storia. Ora come allora sarebbe un errore sottovalutare episodi di tal genere cosi come è inaccettabile l’idea che tutti i protagonisti di quell’epoca meritino lo stesso rispetto solo perché ormai non più in vita. Nessuno potrà convincerci che gli oppressori ed i torturatori abbiano la stessa dignità delle vittime innocenti e di chi lottò per la libertà di tutti. Ora e sempre resistenza”.
Sulla vicende dell’imbrattamento del monumento alla Resistenza interviene anche l’Anpi Valle Umbria Nord: “Riteniamo inaccettabile e vile – è scritto in una nota – questa azione che offende la nostra storia e la nostra Costituzione ed invitiamo le autorità preposte a trovare i colpevoli e le autorità politiche a condannare il gesto”.
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