(AssisiNews continua con la sua sezione buone notizie. Uno spazio dedicato a quelle notizie che magari sono meno d’impatto rispetto ad altre più eclatanti, ma che sono comunque significative, per Assisi o l’Umbria, perché buone e positive. Un piccolo spazio dedicato a quanto di buono – e di bello – ci circonda. Se avete una buona/bella storia da segnalarci, potete scriverci a info@assisinews.it. Oggi dedichiamo uno spazio alla raccolta fondi di Giulia Baldelli).
Rimane solo la speranza di una cura in Israele per un’assisana 28enne, Giulia Baldelli, che dopo essersi ammalata di polmonite nel 2018 ha scoperto, grazie a degli esami, di essere affetta da sarcoma di Ewing extraosseo (dei tessuti molli adiacenti all’osso). Per questo la famiglia della giovane, che vive a Torgiano ma è conosciutissima ad Assisi in quanto tra l’altro partaiola della Magnifica Parte de Sotto, ha lanciato un crowdfunding da 200.000 euro. E l’obiettivo, grazie all’impegno di molti e ad alcune maxi donazioni, è stato raggiunto e superato, visto che stamattina i fondi raccolti sono 232.000 euro.
A ringraziare tutti è stato il marito, Emanuele Belia: “Il tempo record. I messaggi bellissimi che ci avete inviato. La vicinanza di tutti: amici, parenti, colleghi, conoscenti e sconosciuti. È stata una ventata di positività, emozioni e fiducia nell’umanità che ci ha dato un sospiro si sollievo. Adesso abbiamo Lo Strumento per poter affrontare qualsiasi terapia e poter affrontare qualsiasi difficoltà dovuta alle varie problematiche! Non ci sono parole se non infiniti grazie.Vi terremo il più aggiornati possibile non appena avremo delle novità!”-
L’oncologo israeliano, ricordava Giulia Baldelli, ha indicato “una terapia con altri farmaci e un’immunoterapia che farò in Italia in quanto non posso viaggiare. Tutto ciò però purtroppo ha dei grandi costi e quindi chiedo a tutti quelli che mi conoscono e di concedermi questa ultima possibilità di guarigione. Giulia combatte da anni con la malattia, e dopo sei mesi di controlli positivi, “purtroppo a novembre una nuova massa si era formata a livello del cranio e quindi ho dovuto riaffrontare altre sedute di radioterapia e chemioterapia, ma – concludeva nella petizione – la malattia sta intaccando le ossa e questo mi ha già provocato una paraplegia e sto affrontando continui ricoveri per cercare di tamponare i dolori”.
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