A due giorni dalla firma dell’accordo Fondazione JPII-Centro Peres, siglato in Assisi dopodomani giovedì 19 ottobre alle 10.00 tra i due enti a un anno dalla scomparsa di Shimon Peres, arrivano le dichiarazioni dei protagonisti dell’evento.
Costruire ponti e non muri: un obiettivo comune secondo Padre Ibrahim Faltas, consigliere della Fondazione Giovanni Paolo II per il cui conto segue specificatamente il Medio Oriente e il Nord Africa. Faltas da Gerusalemme, in vista della firma dell’accordo Fondazione JPII-Centro Peres di giovedì ricorda: “La Fondazione, riconosciuta anche dalla Congregazione delle chiese orientali, ha l’ambizione di interpretare il pensiero di Papa Francesco quando dice che è necessario costruire ponti e non muri. Con questo accordo – aggiunge – vogliamo mandare un messaggio chiaro al mondo intero: aiutateci ad aggregare le migliori energie disponibili anziché disgregare le già fragili realtà esistenti sul campo. Speriamo vivamente che il coraggio dimostrato in questa occasione da ambo le parti sia condiviso da tutte la parti in gioco”.
“A un anno dalla scomparsa di Shimon Peres è per noi del centro Peres un grande onore e una grande gioia commemorarlo insieme a sua figlia Tsvia Peres Walden nella città Serafica di cui fu cittadino onorario”, dice Manuela Dviri Norsa, membro del board esecutivo del Centro Peres, che ringrazia la città di Assisi e la Regione (l’Umbria è stata la prima Regione d’Italia a prendere parte a uno dei nostri più importanti progetti di pace (per la cura di bambini palestinesi in ospedali israeliani) per essere la sede dell’accordo.
“Ricorderemo la morte di Peres con la firma di un importante documento di collaborazione tra il Centro Peres per la pace e l’innovazione e la Fondazione Giovanni Paolo II. Sarà questa la nostra concreta risposta alla preghiera del giugno 2014 a cui parteciparono Abu Mazen, Shimon Peres, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e Papa Francesco. In quell’occasione Papa Francesco disse: ‘La pace è un dono di Dio ma richiede il nostro impegno’. Ci permettiamo di aggiungere -conclude Manuela Dviri Norsa- che richiede anche creatività e coraggio. Insieme cercheremo dunque di aprire nuove strade per raggiungere con impegno creatività e coraggio quella pace di cui noi tutti sentiamo tanto bisogno”
L’accordo Fondazione JPII-Centro Peres è significativo atto di cooperazione tra due Enti no profit, di origini diverse, che opereranno, d’ora in avanti, insieme con uno scopo comune: perseguire la pace aiutando i più fragili, attraverso il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo. Per il coordinatore dell’Accordo di Collaborazione Stefano Cimicchi: “Bisognava rendere maggiormente dinamici i processi di costruzione del dialogo per la pace e la cooperazione. La Giovanni Paolo II e il Centro Peres si caratterizzano per il forte impegno operativo pur in condizioni difficilissime. Questo accordo mira a realizza e una piattaforma comune negli ambiti della sanità, dell’economia e dello sport, che potrà essere opportunamente allargata in seguito”
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