Ci sarebbe un regolamento di conti dietro l’aggressione a Bastia Umbra ai danni di un ragazzo di nazionalità albanese picchiato selvaggiamente sabato notte a Bastia Umbra e che è ricoverato al Santa Maria della Misericordia di Perugia in prognosi riservata e in condizioni stabili.
Le indagini dei militari guidati dal capitano Vittorio Jervolino – pur senza tralasciare nessuna pista – propendono per questa ipotesi ‘aiutate’ dall’identità della vittima. Il giovane, picchiato da un gruppo di persone che si sono poi allontanate velocemente, era stato arrestato lo scorso ottobre perché a luglio del 2022 aveva aggredito un cittadino moldavo insieme a un connazionale di 23 anni e a un cittadino italiano sempre di 23.
Secondo una prima ricostruzione dell’aggressione a Bastia Umbra, nelle prime ore del mattino di sabato, i militari assisani sono intervenuti nella zona industriale di Bastia Umbra nelle vicinanze di un locale della zona, a seguito di una segnalazione per rissa pervenuta da alcuni avventori al numero 112. I militari, giunti sul posto unitamente a personale sanitario del 118, hanno trovato riverso a terra, privo di conoscenza, il 29enne albanese, il quale sarebbe stato aggredito e colpito ripetutamente da un gruppo di persone al momento sconosciute, poi dileguatosi. Le testimonianze di alcune persone avrebbero indicato gli aggressori in un gruppetto di 3-4 persone, che hanno prima rincorso il 29enne che cercava di fuggire per poi prenderlo a calci e pugni anche una volta che questo è crollato a terra. L’uomo è stato trasportato presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia. Al vaglio dei militari anche alcune telecamere di sorveglianza delle attività della zona che potrebbero fornire riscontri sull’identità degli autori del pestaggio e sull’auto usata per la fuga.
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