Assisi perde un altro dei suoi personaggi rappresentativi. È mancato qualche ora fa Pio De Giuli. Le esequie si terranno sabato 20 febbraio 2021 nella Cattedrale di San Rufino. Personaggio molto importante per l’intera comunità assisiate, in particolare per l’ambito culturale della città di Assisi. Ex-convittore, Pio De Giuli fu uno dei tanti che arrivò dalla sua città di origine (originario del ternano) e si insediò nella città Serafica. Laureato in legge, è stato dirigente a Perugia dell’allora Previdenza Sociale.
Ad Assisi fu presidente dell’Ente Calendimaggio nell’anno 1985, sempre nello stesso anno fu anche Maestro de Campo. Pio De Giuli ha fatto parte per anni dell’Accademia Properziana del Subasio, già direttore della rivista trimestrale dell’Accademia dal titolo “Subasio”. Ha contribuito all’ambito culturale cittadino con moltissimi scritti e contributi, nota tutti la sua grande capacità di scrittura. Socio Avis, socio del Rotary e ultimamente anche ufficio stampa del Rotary. La redazione di AssisiNews porge le più sentite condoglianze alla famiglia con vivi sentimenti di vicinanza.
“Con la sua morte – scrive l’Associazione degli ex Convittori – si vanno tristemente e fatalmente spezzando gli anelli di una catena che lo hanno visto convittore, Educatore, brillante Dirigente dell’INPS, protagonista della vita politica e culturale della città di Assisi, di cui è stato attento osservatore e testimone con la sua fine vena giornalistica. Pio De Giuli ha rappresentato fedelmente una generazione che modulava il realismo e la speranza, coniugando politica e cultura; ebbe il culto della famiglia, coltivò l’amicizia con spirito cristiano, fiducioso nella bontà della vita, obiettivo, sereno, l’anima sua anelante in un avvenire dominato dalla solidarietà umana”.
“Pio de Giuli ha espresso in vita, pienamente, le doti umane, civili e religiose proprie dell’uomo inteso nell’accezione più completa e più nobile della parola. È stato marito e padre esemplare, geloso custode della santità della famiglia, tenerissimo ai nipoti, sacro cultore dell’amicizia, rispettoso delle leggi e di ogni altra forma del vivere civile. Attaccato come pochi alla grande famiglia degli ex convittori, di cui ha diretto per oltre dieci anni il Bollettino dell’Associazione, definito da lui stesso “la nostra storia” o meglio “la nostra leggenda”, lascia in tutti noi che con lui abbiamo condiviso gioie e dolori, timori e speranze uno sprone a sempre meglio operare, ai suoi cari, profondamente addolorati da tanta perdita la più calda eredità di affetti”.
In serata il cordoglio del Comune. La scomparsa di Pio De Giuli ci riempie di tristezza e sgomento.
Già consigliere comunale di Assisi eletto per tre mandati (con il sindaco Romoli, con il sindaco Vitali e con il sindaco Passeri), Pio non si è mai risparmiato nel servizio alla sua città con tante importanti attività culturali e nelle associazioni in cui ha ricoperto incarichi. Una personalità di eccezionale rilievo per l’intera comunità di Assisi. Un uomo in cui solo l’umiltà superava la grandezza in cultura e umanità.
Personalmente non posso dimenticare i tanti incontri e le occasioni vissute insieme nel corso di oltre 20 anni in vari ambiti culturali, come l’Accademia Properziana del Subasio, in cui ha ricoperto ruoli di spicco compresa la direzione del “Subasio”. Ma Pio era un uomo attento a tutto il territorio di Assisi: ha amato, curato e approfondito, con i suoi scritti, l’eccellenza del Calendimaggio – di cui fu Presidente dell’Ente e Maestro de Campo – così come le frazioni, con il loro portato di tradizione e conoscenza, lavorando incessantemente per la promozione culturale di una Assisi in cui, tra capoluogo e frazioni, non esistono periferie.
Pio fu convittore e rimase sempre affezionato e impegnato per il Convitto, scelse di vivere nella città Serafica per la quale si è adoperato con ogni energia materiale e spirituale.
Tra le tante associazioni che ha contribuito a far crescere con decenni di impegno ricordiamo l’Associazione Ex-Convittori, l’Avis e il Rotary. In ciascuna di queste Pio De Giuli ha portato la sua fine vena giornalistica. I suoi scritti, traccia indelebile del suo impegno e del suo amore incommensurabile per Assisi, sono preziose testimonianze per la Città Serafica.
Alla famiglia tutta, porgo le più sentite condoglianze a nome mio personale, dell’Amministrazione Comunale, e di tutta la Città di Assisi. Pio lascia un vuoto indelebile perché è stato un grande uomo di sapere umano e politico, al quale tutti dobbiamo guardare come un esempio da seguire.
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