Atto vandalico al maneggio la Fenice di Rivotorto di Assisi, dove ignoti hanno inserito due viti con l’avvitatore nelle gomme di un carello trasporto cavalli. “È andata bene che non mi siano scoppiate con queste temperature, ho denunciato il fatto in caserma”, spiega la “vittima” in una segnalazione ad AssisiNews.
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L’uomo ha denunciato anche l’atto vandalico ai carabinieri, spiegando che potrebbe trattarsi di una vendetta per motivi personali dovuti a vecchie ruggini. Ci sarebbe anche un testimone che avrebbe visto due persone mentre compivano l’atto vandalico. Tagliare le gomme auto è anche un reato penale: si configura infatti il reato di danneggiamento, che secondo quanto previsto dall’articolo 635 del Codice Penale può essere punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Nello specifico, gli atti vandalici (o meglio danneggiamento) sono reati commessi sui beni di proprietà di un terzo che, pertanto, subisce un danno. Si realizzano quando, secondo l’art. 635 c.p., un soggetto: distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobile altrui. Se ti hanno bucato le ruote puoi dire di aver subito atti vandalici in quanto la tua auto è stata danneggiata. Ma puoi sporgere querela per ottenere la punizione del colpevole? Purtroppo non più. A seguito della legge sulla depenalizzazione (D. Lgs. 7/2016) il reato di danneggiamento semplice è stato cancellato dal codice (tecnicamente si dice che è stato abrogato, nel senso che non costituisce più reato) ed è rimasto in vigore (ed è, dunque, punibile) il solo danneggiamento aggravato.
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