Sono 3.333 i pellegrini, provenienti da 54 nazioni, che nel 2021 hanno raggiunto la Basilica di San Francesco, soli, in gruppo, in compagnia degli amici a 4 zampe. I dati rilevati dalla Statio Peregrinorum mostrano come i pellegrini sui cammini francescani siano in maggioranza italiani con il 78.55% (erano l’85 nel 2020), seguiti da tedeschi (7.52%), francesi (3.26%), austriaci (2.06%) e americani (1.36%), ma non mancano cinesi, russi e cubani. In maggioranza i pellegrini sono uomini, il 51.40%, le donne sono il 48.60%. La stragrande maggioranza dei pellegrini si muove a piedi (il 94.08%, erano il 94.74 nel 2020), mentre il 4.66 si sposta in bici (2.46 nel 2020). Il 63.50% dei pellegrini viaggia da solo (erano il 69.93% nel 2020), mentre il 30.50 in gruppo (erano il 30.07% nel 2020).
I luoghi di destinazione preferiti da chi percorre i cammini francescani sono Assisi (89.23%), Roma (2.36%) e Ascoli Piceno (1.13%). Per quanto riguarda le età, la vasta Maggioranza è dai 30 ai 60 anni (51.20%), a seguire ultrasessantenno (24.20%), la fascia 18-30 (14.60) e giovanissimi under 18 (4.1 nel 2020). Riguardo le motivazioni, il 45.90 lo fa per ritrovare se stesso, il 24.71% esprime motivazioni religoose, il 4.18 religioso-culturali, l’1.66 per ragioni esclusivamente culturali (maggiori informazioni nelle prossime ore).
Nel 2020 complice la pandemia erano stati 2.072 i camminatori che in pochi mesi hanno raggiunto, nonostante le chiusure dovute al COVID-19, la Basilica di San Francesco da soli, in gruppo o in compagnia degli amici a quattro zampe. I dati rilevati dalla Statio Peregrinorum, aperta nel 2020 per circa 7 mesi, mostrano come i pellegrini, arrivati ad Assisi lo scorso anno, siano in maggioranza italiani (85%): Milano (4,58%), Roma (3,964%) e Torino (3,75%). Tra gli stranieri al primo posto i tedeschi (24,44%), seguiti dai francesi con il 12,22% e gli svizzeri (7,72%).A camminare nel 2020 erano stati in maggioranza uomini (50,58%) mentre le donne rappresentano il 45,85%; il 94,74% ha camminato a piedi e il 2,46% in bicicletta. Di questi pellegrini il 69,93% giungono ad Assisi in solitudine, mentre il 30,07% in gruppo. La maggioranza dei pellegrini sono italiani, mentre gli stranieri arrivano da Germania, Francia, Svizzera, Repubblica Ceca. Nonostante il lockdown e le chiusure camminatori erano arrivati anche da Cina e Australia. I luoghi di destinazione preferiti dai camminatori erano Assisi (89,09%), Roma (4,34%), Spoleto (0,77%) e Ascoli Piceno (0,68).
LE DICHIARAZIONI DELLA CONFERENZA DEI CAMMINI FRANCESCANI
Fra Rafael Normando – Nella vita di tutti i giorni cerchiamo sempre qualcosa o qualcuno. Nel cammino del pellegrino la domanda è la stessa: Cosa cerco da questo “viaggio”? All’inizio del pellegrinaggio la persona porta con sé oltre lo zaino tanti pensieri e dubbi che lo spingono a cercare delle risposte. Il bello del pellegrinare è incontrare ciò che non ti aspetti, che non pensi mai di trovare: il nuovo, l’inaspettato, la bellezza della natura, la semplicità. Tantissimi pellegrini hanno sottolineato che il loro è un cammino personale, una ricerca di sé stessi. Non la ricerca di qualcosa persa, ma nascosta. Vedo nei pellegrini una volontà di incontrare, creare relazioni e condividere esperienze. Pertanto noi della Statio Peregrinorum ringraziamo tutti i camminatori giunti ad Assisi, per la condivisione di quello che è più prezioso agli occhi di Dio: sé stessi.
Paola Agabiti: L’identità umbra e i Cammini. Un binomio perfetto, perché la cultura del cammino appartiene alla nostra terra, e dunque alla nostra identità, ormai da secoli. Ne è fulgido esempio, fra coloro che hanno illuminato la nostra storia, Frate Francesco d’Assisi, che amava percorrere ogni strada dell’Umbria, e non solo, per testimoniare la profonda volontà di pace e rispetto per il creato. A quanti scelgono di ripercorrere questi sentieri, la nostra terra offre emozioni autentiche e straordinarie. Dagli sguardi verso i paesaggi umbri, alla contemplazione di una natura e un ambiente intatto e incomparabile quale è quello del “cuore verde”. Chi decide di calcare l’itinerario di uno dei “Cammini francescani” ha l’opportunità di vivere un’esperienza di viaggio unica, che riesce ad avvolgerlo totalmente e lo immerge in atmosfere quasi fuori dal tempo; lungo queste strade il camminatore, sia esso pellegrino, viandante, turista, riesce paradossalmente ad “ascoltare” la profondità e misticità del silenzio, ad assaporare odori e sapori, ad osservare la bellezza del creato così caro a San Francesco.
Foto Redazione AssisiNews
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