Cane avvelenato a Limigiano, salvato dalla proprietaria veterinaria. Nuovo caso in Umbria. A salvare l’animale, la dottoressa veterinaria, allertata dal marito, assisiate, che aveva notato lo stato di sofferenza dell’animale. È fuori pericolo Minnie e sta bene, dopo aver mangiato una polpetta killer (nelle foto) a Limigiano di Bevagna, in via Campofondo. È successo lunedì 11 febbraio, quando il cane era intento a fare una passeggiata con la famiglia, intorno alle 14.30.
“Ho visto subito che il cane, femmina, tremava ed era sofferente dopo poco tempo che eravamo rientrati a casa. Ho contattato subito mia moglie che è veterinaria ed era andata al lavoro, di corsa caricato in auto e poi in ambulatorio lo ha salvato con un pronto intervento. Se avessi atteso qualche minuto in più, non so se adesso Minnie sarebbe ancora viva”. Minnie ha mangiato una salsiccia al veleno, estratta successivamente e portata al laboratorio analisi zooprofilattico di Perugia. Nei prossimi giorni il responso sulla tipologia di veleno utilizzato per il confezionamento del boccone killer.
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Il cane avvelenato a Limigiano ieri è solo l’ultimo caso di una ormai lunghissima serie che va avanti ininterrotta da anni in un’ampia parte del territorio assisiate e circostante, dove più volte in passato sono stati rinvenuti bocconi avvelenati gettati, in alcuni casi, anche nei giardini della abitazioni e dove i proprietari dei 4 zampe tornano indignati a chiedere “interventi immediati sull’intero territorio affinché vengano trovati e puniti a norma di legge i responsabili di tali atrocità”. Il reato di avvelenamento sugli animali è punibile penalmente con severe multe, fino alla reclusione in carcere.
AGGIORNAMENTO delle ore 17.40 del 12 febbraio 2019:
Anche a Bettona, zona San Gregorio, sono stati rinvenuti bocconi killer rimossi da alcuni proprietari di cani. Al momento non si segnalano avvelenamenti sui quattro zampe, ma le segnalazioni pervenute invitano tutti a fare molta attenzione e a tenere bene gli occhi aperti.
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