Cartelli rimossi, così come un segnale delle fermate dell’autobus. È successo per il Calendimaggio, ma nessuno ha pensato a rimetterli in piedi, come segnalano svariati residenti. E così, tra la fine di via Fortini e l’inizio di San Francesco, si trova buttato per terra il cartello che indica dove si trova il giornalaio e come arrivare ad esempio a Santa Chiara o al vescovado di Assisi. In via Fontebella, è stata tolta (e mai rimessa) la fermata di fronte a Fonte Marcella. Non va meglio nella zona di Piazza Matteotti e a San Rufino. Anche qui cartelli rimossi (tra cui uno che segnala il divieto di sosta per tutte le 24 ore) e buttati ai margini della strada o sul pavimento di epoca romana riscoperto qualche anno fa durante i lavori di pavimentazione.
Probabilmente è colpa anche del maltempo che non ha permesso di procedere a una ripulitura più celere, ma le segnalazioni non sono meno valide. Sempre nella zona della parte alta di Assisi, ci sono anche specchi (che servono ai guidatori di autobus per vedere se qualche auto procede nella direzione opposta) coperti dai teli. Senza dimenticare che, anche in alcune zone di passaggio, turistico e non solo, ci sono ancora i ‘rimasugli’ delle decorazioni. In particolare, si trovano i rami di alloro, oramai secchi, usati per coprire le tubature. Non mancano i materiali usati per le rievocazioni di vita medioevale. Si tratta di cose che magari possono essere riutilizzate, ma che per il momento rimangono sparse per vicoli e strade, rubando posti auto oltre a risultare abbastanza inestetiche agli occhi dei turisti. Anche per questo – come già successo altri anni – i residenti si auspicano che i partaioli tolgano tutto il prima possibile.
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