Nella fase 2 sarà permessa l’attività sportiva e le passeggiate anche al di fuori dei duecento metri da casa, sempre comunque mantenendo la distanza di sicurezza. Ma a Rivotorto, dove si potrebbe utilizzare la pista ciclabile Rivotorto-Assisi, nessuno ha ancora messo mano alle crepe e alle buche che i cittadini e anche alcuni politici – Luigi Bastanini ed Emidio Fioroni – hanno segnalato sin dall’agosto scorso.
Come noto la ciclabile Rivotorto-Assisi, ancora da terminare, è stata chiusa nel tratto aperto in estate perché il manto destinato alle biciclette evidenziava alcune crepe, laddove non vere e proprie buche. Al momento, come ricordavano i due amministratori succitati, “L’opera non è di responsabilità del Comune di Assisi ma del Consorzio di Bonifica Umbra e non sarà mai presa in carico finché non saranno ripristinati gli errori fatti. Solo a quel punto, quando tutto sarà risolto, l’amministrazione comunale potrà prendere in carico la pista ciclabile”.
Solo che i lavori sono ancora fermi al palo e la parte già terminata è stata chiusa perché se qualcuno ci si facesse male, non si saprebbe a chi chiedere i risarcimenti, posto che la chiusura non dissuade alcuni cittadini dal passeggiarci lo stesso, visto che a parte alcuni ‘cancelli’ agli ingressi e alle uscite con cartelli di avvertimento, la ciclabile è di fatto ‘aperta’.
D’altronde, come segnalato, il tratto che va dal Santuario di Rivotorto al Lyrick di Santa Maria, sebbene non terminato, ha già riscosso un grande successo. Pianeggiante, senza auto, e anche panoramico (si vede tutto lo skyline della città serafica) è stato preso d’assalto dagli sportivi, a piedi o in bici. Poi la chiusura per ripristinare il manto stradale. Operazione durata pochi giorni, ma che dopo alcune settimane si è scoperto non essere risolutive. E adesso anche la pista di Rivotorto spera in una sua fase 2.
© Riproduzione riservata

