Evian Morani di Confesercenti Anva (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) regionale interviene a difesa della scelta della Confcommercio di Assisi in merito alla protesta silenziosa in Piazza San Francesco dei giorni scorsi, “condividendo in toto i motivi ispiratori e la scelta moderata della protesta. Oramai – sostiene Confesercenti Anva – il virus sta accentuando una lotta di classe tra chi è troppo tutelato oltre ogni logica e chi invece pur costituendo il vero tessuto sociale della città si trova abbandonato a sé stesso. Abbassare la saracinesca non è un tecnicismo ma un dramma per chi si vede privato della dignità di riportare il pane a casa”.
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“È ora di avere rispetto per chi 365 giorni all’anno e per 12 ore al giorno garantisce una vita sociale ai nostri paesi e ai nostri centri storici – sostiene Morani – stiamo vedendo adesso cosa sono le città senza bar, senza ristoranti senza quei poveri commercianti che illuminano le vie, che portano vita nelle mura. Ad Assisi centro storico come a Rivotorto, a Castelnuovo ovunque. Stiamo assistendo a cosa sono i centri storici dell’Umbria tutta senza fiere, senza giostre, senza mercati rionali, senza le urla della gente con un silenzio assordante che impazzisce tutti. Le città – conclude la nota di Confesercenti Anva – hanno bisogno di chi si arroccia le maniche, di chi cerca di ottenere risultati con il sudore della fronte e con il lavoro quotidiano”.
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