I Carabinieri della Stazione di Cannara, nel corso di controlli del territorio, lo hanno notato in ore notturne in compagnia di altri due soggetti, mentre si aggirava con fare sospetto tra le auto in sosta nel parcheggio di Via Assisi. Sono così scattati i controlli dei militari: due dei tre si sono avvicinati senza discutere mentre l’altro, successivamente identificato in un cittadino marocchino di 24 anni già noto alle forze dell’ordine, ha finto di non sentir la richiesta di documenti delle forze dell’ordine, continuando per la sua strada.
Raggiunto dai Carabinieri, l’uomo, al momento sprovvisto di documenti, veniva sottoposto a fermo di identificazione. Da successivi rilievi foto dattiloscopici, si accertava che il soggetto era giunto in Italia clandestinamente dalle coste libiche ed a suo carico erano stati emessi ben due ordini di allontanamento dal territorio dello Stato, entrambi nell’anno 2017, rispettivamente dalla Questura di Siracusa e dalla Questura di Perugia. Pertanto, i carabinieri lo hanno denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per reiterata inosservanza dell’ordine di allontanamento dallo Stato ai sensi dell’art. 14 c.5 quater Testo Unico Immigrazione.
Nella mattina di lunedì l’indagato veniva accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia dove, con Decreto del Prefetto di Perugia, convalidato dal Giudice di Pace, veniva disposta la sua espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera a mezzo della Forza Pubblica, eseguita in tempi record dagli stessi militari dell’Arma che scortavano il magrebino fino all’aeroporto di Fiumicino e poi fatto imbarcare sul volo per Casablanca.
Sempre nell’ambito dei controlli del territorio, per quanto concerne il rispetto della normativa in materia di immigrazione, i militari hanno inoltre proceduto al controllo di un trentenne di origine nigeriana, con a carico svariati precedenti di polizia. L’uomo, domiciliato in Bastia Umbra, si intratteneva all’esterno del supermercato Conad cannarese, disturbando gli avventori. Il pregiudicato, accompagnato in caserma, veniva denunciato in stato di libertà per violazione degli obblighi inerenti il soggiorno, ex art. 6 c.3 D.Lgs 286/98, in quanto a richiesta dei militari non ottemperava, senza giustificato motivo, all’ordine di esibizione del permesso di soggiorno o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato.
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