Assisi si candida a essere “città apripista per nuove soluzioni di sostenibilità per le città contro il cambiamento climatico”: lo fa con il sindaco Stefania Proietti che partecipa alla conferenza Onu sul clima Unfcc-Cop22 a Marrakech, in Marocco.
“Combattere il cambiamento climatico – ha detto Proietti al Cop22 secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa- significa combattere la povertà e le nuove schiavitù che esso genera. Questo è nel Dna di Assisi, negli insegnamenti che ci ha lasciato San Francesco. È quello che la città d’ora in poi vorrà fare prendendosi a livello internazionale un ruolo di apripista di nuove soluzioni di sostenibilità”.
Proietti ha ricordato come la Cop22 di Marrakech sia la prima conferenza contro il riscaldamento globale dopo gli accordi di Parigi, nell’ambito della quale il Comune di Assisi ha promosso un evento sul ruolo delle città e delle municipalità nella lotta a questo fenomeno. “Un ruolo fondamentale – ha sostenuto
Proietti – perché le città possono fare tanto, con l’80 per cento di emissioni di gas serra concentrate nelle città e nelle metropoli”. Assisi si fa quindi promotrice di nuove soluzioni di sostenibilità perché, secondo quanto dichiarato dal sindaco, “Ha le dimensioni giuste per farlo e sarà coraggiosa apripista”.
Il side event organizzato dal Comune di Assisi alla Cop22, vedrà – annuncia una nota del Comune – Proietti in prima persona alle 15.30 (ora locale), 16.30 ora italiana, all’evento dal titolo “The role of LGMAs in climate actions on adaptation and mitigation: Italian case studies” al Padiglione Italia. A Marrakech il sindaco ha infatti già incontrato il Cardinale Parolin e il Presidente della Regione Sicilia, oltre ad altri rappresentanti e delegati provenienti da diversi paesi presenti alla Conferenza. “La lotta al riscaldamento globale – ha spiegato ieri sera Proietti in diretta streaming dalla sua pagina Facebook – non è solo una questione ambientale, ma anche sociale. I poveri, i fragili, sono i più colpiti dall’effetto serra e dai cambiamenti climatici. Gli amministratori pubblici di tutte le realtà italiane ed internazionali hanno il dovere di interrogarsi perché molto si può fare come singole amministrazioni o come amministrazioni in network ed Assisi è presente per la prima volta alla Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite, proprio per farsi apripista e promotore di una rivoluzione ambientale, sociale e culturale necessaria”.
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