Sul caso della dipendente infedele che invece di lavorare andava in palestra, arriva la nota dell’amministrazione comunale di Assisi firmata dal sindaco Stefania Proietti: “L’amministrazione – srive la prima cittadina – continuerà a garantire la massima vigilanza sul comportamento sospetto di eventuali altre ‘mele marce’, come ha dimostrato (per prima dopo decenni) con i fatti, ma non farà mai mancare il proprio convinto sostegno a tutti coloro che, ogni giorno, garantiscono, con il proprio lavoro, un servizio ai cittadini”.
A proposito della dipendente infedele, Proietti spiega che “va recuperato il senso del lavoro pubblico come ‘servizio’: il posto fisso pubblico, utopia per tante, troppe persone in Italia, non può e non deve mai diventare luogo dove si perpetra la illegalità. Non ottemperare i propri doveri nei confronti dei Cittadini quando si è da loro ‘pagati’ attraverso le tasse è reato gravissimo, che va individuato e perseguito con ogni strumento previsto dalla Legge e senza sconti. Questo abbiamo fatto – afferma il sindaco di Assisi – e questo continueremo a fare, nel rispetto dei cittadini, con un unico ideale guida: il Bene Comune”.
“Voglio sottolineare che i dipendenti del Comune di Assisi sono persone oneste e capaci. Lo dimostrano ogni giorno con atti concreti e con un attaccamento particolare all’Ente. Un sentimento che, in occasione della triste vicenda della dipendente infedele, è bene sottolineare per evitare generalizzazioni gravi e inopportune. Garantiremo la massima attenzione nei confronti di eventuali, sospette irregolarità anche nell’interesse di chi, ogni giorno, onora il proprio lavoro. Un ringraziamento – conclude Proietti – va alle Forze dell’Ordine, sempre attente alle nostre segnalazioni ed efficaci nel garantire il rispetto della Legge”.
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