Dal 26 al 28 marzo la città serafica diventa la capitale dell’economia, con Economy of Francesco, l’evento voluto da Papa Francesco (ad Assisi l’ultimo giorno della manifestazione) per incontrare più di duemila giovani economisti, giovani ricercatori, studenti, dottorandi di ricerca; imprenditori e dirigenti d’azienda; innovatori sociali, promotori di attività e organizzazioni locali ed internazionali, che si occupano di ambiente, povertà, diseguaglianze, nuove tecnologie, finanza inclusive, sviluppo sostenibile: si interessano dell’uomo.
E la macchina organizzativa per Economy of Francesco messa in piedi dalla diocesi di Assisi (presente con il vescovo Sorrentino), dall’Istituto Serafico (la presidente Francesca Di Maolo), dal Comune di Assisi (il sindaco Stefania Proietti) e da Economia di Comunione (Florencia Locascio), in collaborazione con le Famiglie Francescane, si è presentata nel corso di un’iniziativa al Lyrick nel corso della quale sono stati fatti conoscere gli aspetti organizzativi, si è entrati nei dettagli del programma e si è riflettuto sull’importanza dell’evento voluto direttamente dal Papa per siglare con i giovani economisti e imprenditori un Patto sulla nuova economia, anzi per ridare un’anima all’economia. Una tre giorni che inevitabilmente comporterà disagi e chiusure, ma per cui – l’invito degli organizzatori – bisognerà avere pazienza, visto che Assisi sarà al centro del mondo.
Sono più di 3300 le richieste giunte da oltre 115 paesi e per i duemila accreditati, senza contare però i relatori, gli accompagnatori, le eventuali delegazioni e arrivi last minute. La città di San Francesco sarà organizzata in 12 “villaggi” che ospiteranno i lavori dei partecipanti sui grandi temi e interrogativi dell’economia di oggi e di domani: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO2 della disuguaglianza; business e pace; economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita. I partecipanti più giovani hanno 12 anni e arrivano dalla Slovacchia e dalla Tailandia Nazioni più rappresentate: Italia, Brasile, USA, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Germania, Gran Bretagna.
In vista di Economy of Francesco, ci sono stati e ci saranno oltre 80 eventi preparatori; la tre giorni di marzo sarà preceduta da un pre-evento nei giorni 24 e 25, con 500 giovani economisti e imprenditori – in rappresentanza delle diverse regioni geografiche, culture ed ambiti di ricerca e impresa – che lavoreranno in preparazione all’evento principale. Durante la giornata conclusiva i giovani “incontreranno” Papa Francesco per stringere con lui un Patto solenne assicurando il proprio impegno per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani.
Il sindaco Stefania Proietti ha affermato come “da Assisi, città messaggio, in piena coerenza con i suoi valori, può iniziare un processo che porterà a riscrivere l’economia che deve mettere al centro l’uomo e l’ambiente, la vita insomma. È una sfida straordinaria che la città, tutti noi insieme siamo chiamati a raccogliere e vincere”.
“Questa clamorosa iniziativa – ha spiegato il vescovo Sorrentino – nasce da una riflessione sul gesto clamoroso di Francesco quando al termine di un cammino di conversione si spogliò delle sue vesti. Da allora si evidenziarono due economie a confronto, quella dell’opulenza è quella della povertà, e oggi il Papa è andato oltre, ispirando un appuntamento che parte dai giovani. Sarà un convegno esperienziale perché oltre a riflettere, studiare, formulare proposte si respirerà l’aria della nostra città, dei luoghi dove ha vissuto il nostro Santo”.
Per il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo “l’invito del Papa ai giovani è un sogno che si realizza con l’obiettivo di scrivere un Patto per un’economia che non esclude, che tiene conto degli ultimi e dei più deboli, di quelle ferite che non possono essere ignorate”.
Florencia Locascio di Economia di Comunione si è soffermata sui particolari e ha fatto il punto della stato dell’arte, spiegando come sono state selezionate le oltre 3000 candidature, da quali paesi del mondo sono arrivate e tutti gli altri particolari dell’organizzazione: “Abbiamo pensato ad allestire 12 villaggi tematici negli spazi più rappresentativi dello spirito francescano dove i giovani si incontreranno per studiare, confrontarsi, elaborare proposte da presentare poi, l’ultimo giorno, al Santo Padre. C’è stata una risposta incredibile, con storie commoventi, di ragazzi e ragazze che vogliono essere presenti a un evento storico”.
Al termine della presentazione c’è stato il tempo per le domande del pubblico e infine l’annuncio che “The economy of Francesco” potrebbe diventare un appuntamento da ripetersi ogni due anni nella Città Serafica
FOTO © Mauro Berti-AssisiNews
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