La ex dipendente comunale che andava in palestra invece di lavorare non riavrà il suo posto in Comune. A stabilirlo il giudice del tribunale civile di Perugia, che ha respinto l’opposizione della difesa della 34enne contro l’ordinanza comunale che respingeva la domanda di reintegro presentata dalla giovane.
Stando a quanto riporta il Corriere dell’Umbria in edicola il 6 febbraio 2019 la ex dipendente comunale si sarebbe difesa sostenendo che la ‘confusione’ sugli orari sarebbe stata frutto di una leggerezza, ma considerato il quadro complessivo degli eventi e il fatto che i casi documentati dai carabinieri di Assisi sono quattro nel giro di due settimane e sempre in caso di rientro pomeridiano, “la falsa attestazione appare indice di una condotta tenuta per prassi e non per una mera svista”. Tra l’altro, secondo il giudice, “la ricorrente non poteva non essere consapevole di essere uscita in anticipo almeno in alcuni dei giorni in cui aveva prestato servizio nel pomeriggio. Cosicché, prima di effettuare un’attestazione contraria al vero, avrebbe potuto e dovuto fare mente locale o, più semplicemente, dichiarare di non ricordare l’esatto orario di uscita”.
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