Nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria degli Angeli, il Comando Regionale Umbria della Guardia di Finanza ha celebrato, lunedì, la solennità di San Matteo, apostolo ed evangelista, Santo Patrono del Corpo.
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Rev. Padre Giuseppe Renda – Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e concelebrata dal Cappellano Militare – Don Aldo Nigro, alla presenza del Comandante Regionale Umbria della Guardia di Finanza – Gen. B. Benedetto Lipari, di numerose Autorità civili e militari della Regione, delle 5 Sezioni A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) umbre e da una nutrita rappresentanza di Ufficiali e militari appartenenti ai Comandi e Reparti della Guardia di Finanza in Umbria, unitamente ai rispettivi familiari.
Il patrono: San Matteo
(dal sito della GdF)
La Guardia di Finanza, come ogni altra realtà militare ha un santo patrono: San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il giorno 21 Settembre.
La vicenda umana di Matteo ha una sua notorietà, legata a quanto di lui si legge nell’omonima narrazione evangelica. Matteo, il pubblicano, detto anche Levi (Mc 2,14; Lc S,27) passò dal banco delle imposte alla sequela del Maestro che gli aveva detto: “Vieni e seguimi” (Mt 9,9).
Il banchetto che festeggiò la sua vocazione è il segno dell’amore misericordioso di Gesù che chiama i peccatori a penitenza e ne celebra la riconciliazione con il Padre (Lc 5,27-32). Nel suo Vangelo, redatto per la comunità giudeocristiana, il Cristo si manifesta come maestro e il fondatore del nuovo Israele, che promulga la giustizia nuova del regno dei cieli incentrata nell’amore.
La sua memoria il 21 settembre è fatta dal martirologio geronimiano (sec. VI). Il “Breve Pontificio” del 10 aprile 1934, nel dichiarare San Matteo Patrono della Guardia di Finanza auspica che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo.
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