(Fla.Pag.) In molte zone di Assisi la segnaletica stradale orizzontale è diventata oramai un lusso, ma c’è una zona in cui più di altre servirebbe come il pane, visto che è frequentata da 800 persone, in gran parte delle quali minorenni, al giorno. È il caso di via Benedetto Croce, in cui sorge l’edificio che ospita il liceo Sesto Properzio. Eppure, nonostante le tante richieste in tal senso, verbali e scritte, le strisce pedonali ancora mancano.
Quattro indirizzi – classico, linguistico, scienze umane ed economico e sociale – e circa 700 studenti, un centinaio di dipendenti tra personale ata, amministrativi e professori che, la mattina e all’uscita da scuola, sono costretti ad attraversare la strada che dal parcheggio porta all’istituto senza l’ausilio delle strisce pedonali e a loro rischio e pericolo. Dopo svariate sollecitazioni verbali, una delle ultime lettere è stata inviata a inizio ottobre, e ha come oggetto proprio “il miglioramento della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro”, e nello specifico segnala la “mancanza di strisce pedonali” e chiede all’amministrazione comunale di valutare i rischi derivanti dalla pericolosità della strada che rasenta i due ingressi del liceo Properzio, chiedendo proprio di ridisegnare le strisce pedonali cancellate per l’usura della strada.
Al momento, dalla giunta Proietti, nessuna risposta,né tantomeno operai al lavoro per ripristinare le strisce pedonali; senza dimenticare che la strada è in alcuni punti sconnessa e dissestata. Ma non è l’unico problema della zona: mancano ad esempio i canali di scolo che impediscano all’ingresso della scuola, quando piove, di trasformarsi in un acquitrino visto che l’acqua, dal campo di ulivi, finisce per buona parte lungo la scalinata. E ancora, il parcheggio adiacente alla scuola, di terra e breccia, è una vera e propria buca a cielo aperto, e nella zona manca quasi del tutto, a parte un punto luce, anche l’illuminazione pubblica, assenza particolarmente sentita nel periodo invernale, visto che la scuola propone agli alunni anche attività pomeridiane che finiscono intorno alle cinque del pomeriggio. E poi ci sono i collegi docenti e i colloqui scolastici, altre attività che spesso terminano a sera inoltrata. Problematiche più volte segnalate a chi di dovere, sperando in una rapida soluzione.
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